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Emilia-Romagna: dal 28 aprile 2020 è ammessa la ripresa dell’attività ambulatoriale “ordinaria”

28/04/2020

Ordinanza n. 70 Presidente Regione Emilia Romagna
GR Emilia Romagna, Delibera 27/04/2020 n. 404, (Linee guida)

Con l'Ordinanza n. 70 del 27 aprile 2020  il Presidente della Regione Emilia-Romagna consente alle strutture sanitarie private e pubbliche di poter ricominciare a erogare da oggi, 28 aprile 2020, talune prestazioni non urgenti e programmabili.

Il provvedimento deroga a quanto statuito dall’ordinanza dell’11 aprile 2020, tramite cui veniva disposta la sospensione, per le strutture del sistema sanitario privato, dell’erogazione di prestazioni programmabili e non urgenti fino al 3 maggio 2020.

Come premesso dalla Regione sul proprio sito, i principi alla base delle linee guida saranno applicabili ad ogni forma di esercizio, quindi sia pubblico che privato, con il dovere di tenere conto delle specificità delle singole attività erogate ed erogabili.

Con riferimento all’attività ambulatoriale, ad esempio, la Regione anticipa come prioritarie dovranno essere le prestazioni rivolte ai pazienti con patologie croniche o malattie rare.  

Per la chirurgia ambulatoriale, invece, resta ferma l’indicazione di ritardare gli interventi che, nel breve e/o medio periodo, non possano incidere particolarmente sullo stato clinico dell’assistito al fine di assicurare comunque un accesso gradato, e quindi più sicuro, dei diversi pazienti in struttura.

In generale, poi, continua a essere raccomandato il ricorso alla telemedicina e, nello specifico, al teleconsulto per evitare, ove possibile, spostamenti non necessari degli utenti.

Le Linee Guida pubblicate stabiliscono invece i criteri che gli operatori del settore sanitario devono seguire affinché l’attività erogata avvenga il più possibile in sicurezza e sia tesa, quindi, a evitare il contagio epidemiologico del personale impiegato e dei pazienti.

Il documento prevede diverse tipologie di indicazioni, da quelle a carattere igienico sanitario, quali l’introduzione di un percorso separato per quel paziente che presenta dei sintomi da COVID-19 ma esigente un intervento non più procrastinabile,  a quelle organizzative, come la programmazione degli accessi, e di monitoraggio delle condizioni di salute delle persone positive  e dei loro contatti.


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Questo articolo fa parte della rubrica "Emergenza Coronavirus: focus per le imprese". Vedi qui gli altri approfondimenti