AI LEGAL,
un prisma da comporre
L’Intelligenza Artificiale è tema di grande attualità e fonte di dibattito in vari ambiti.
L’Unione europea ha deciso di darsi una normativa specifica e l’approvazione del nuovo regolamento (AI ACT) è ormai alle porte.
L’AI ACT è una disciplina di prodotto che interviene sotto vari profili, non solo identificando i sistemi di IA vietati ma anche, e soprattutto, disciplinanndo i requisiti che i sistemi di AI devono rispettare per essere immessi in commercio nell’Unione.
Svariati e complessi sono poi i profili di interconnessione con le altre discipline quali GDPR, tutela della proprietà intellettuale e industriale e MDR, richiedendo quindi una lettura attenta e coordinata.
Questa rubrica digitale contiene articoli di approfondimento, white paper, contributi sui diversi punti di vista:
tante facce che ci proponiamo di scomporre per rendere ai nostri lettori un’immagine complessiva.
Per facilitare la comprensione del tema dell'Intelligenza Artificiale e della sua applicazione negli Stati dell'Unione, abbiamo inoltre creato una raccolta dei documenti aventi valore giuridico emanati da soggetti europei e nazionali sull'AI.
VAI ALLE FONTI AI
AI generativa: la commissione pubblica il terzo draft del codice di buone pratiche
AI - Aggiornamenti normativi
In attesa della versione finale (attesa, in verità, per i primi di maggio) la Commissione – che sta lavorando ai sensi dell’art 56 A.I. ACT – pubblica il terzo draft del “codice di buone pratiche”. Si tratta di uno strumento cruciale nel guidare lo sviluppo e la diffusione di modelli di IA per finalità generali affidabili e sicuri nell'UE, anche (e soprattutto) in considerazione del fatto che, a partire dal 2 agosto 2025, il Capo V dell’A.I. ACT sui modelli di AI per finalità generali acquista piena efficacia. Andiamo allora a vedere com’è strutturato e cosa prevede.
IA per scopi generali: cosa sono e come sono disciplinate dall’AI ACT?
AI - Aggiornamenti normativi
Si avvicina il 2 agosto 2025, data di piena efficacia per i modelli di IA per finalità generali e in cui diventeranno obbligatori tutti gli adempimenti per essi previsti nel Regolamento UE 2024/1689 (c.d. “A.I. Act”). Vediamo che cosa sono i modelli di IA per finalità generali e quali sono gli obblighi ad essi collegati.
La commissione europea definisce i “Sistemi di IA”: una guida esplicativa dei 7 “elementi chiave”
AI - Aggiornamenti normativi
La Commissione Europea ha pubblicato le linee guida atte a ricostruire la definizione di “sistema di IA” di cui all’art. 3(1) del Regolamento (UE) 2024/1689 (c.d. “A.I. Act”). Rivolte ai fornitori e alle altre persone interessate (“comprese le parti del mercato e le istituzioni”) il documento ha lo scopo favorire una maggiore comprensione del concetto giuridico di “sistema di IA” e, più in generale, della legge sull’IA, facilitandone il rispetto. Vediamo come si articola.
L’uso dell’ai nel settore degli appalti pubblici: un primo caso all’attenzione dei giudici
AI - Appalti
È legittimo premiare il concorrente che dichiari di avvalersi dell’AI nell’esecuzione dell’appalto? E com’è possibile dimostrare l’idoneità (o meno) dello strumento rispetto all’uso previsto?
TAR Lazio, Sez. II, 3/3/2025, nr. 4546
Riservatezza delle conversazioni con l’IA – qual è la sorte dei dati utilizzati come prompt?

Molte delle questioni e delle criticità su cui ci si interroga legate all’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale riguardano la tutela della proprietà intellettuale. Il presente contributo mira ad analizzare quale sia la sorte dei dati di input che fornisce l’utente nel momento in cui interagisce con l’algoritmo, e se (ed eventualmente come) questi vengano utilizzati dopo essergli stati forniti.
Automatizzazione delle Procedure di Gara e Riserva di Umanità
AI - Appalti
L'automatizzazione delle procedure di gara implica l’uso di algoritmi, e rappresenta certamente un’opportunità per ottimizzare la gestione delle risorse pubbliche, ridurre tempi di esecuzione e minimizzare errori di calcolo e valutazione. Tuttavia, questo processo deve essere opportunamente controbilanciato dalla cd. “riserva di umanità”, un principio giuridico che assicura la supervisione umana e, quindi, la legittimità delle decisioni amministrative.
Se utilizzo un sistema di IA per i miei contenuti devo dichiararlo? L’obbligo di trasparenza per i deployer
AI - Pubblicità
Sempre più spesso i sistemi di IA sono utilizzati per generare testi, creare immagini o contenuti audio e video. Già Nel 2019 il gruppo di esperti di alto livello sull’intelligenza artificiale nominato dalla Commissione (AI HLEG) elaborò le Linee guida etiche per un’AI affidabile, indicando sette principi etici per un’AI affidabile e eticamente valida. Il recente Regolamento UE 1689/2024 (AI ACT) conferisce poi estrema importanza al principio di trasparenza. Nel presente contributo ci occuperemo nello specifico dell’obbligo di trasparenza relativo ai contenuti generati con l’ausilio di un sistema di IA posto in capo ai deployer: quindi, gli obblighi che andremo ad analizzare nel prosieguo riguardano i soggetti che utilizzano un sistema di IA nell’esecuzione di un’attività professionale.
Profilazione, controllo e decisioni automatizzate: i rischi AI in tema di lavoro
AI e Diritto del Lavoro
Fra i settori maggiormente influenzati dalla introduzione e diffusione dei sistemi di intelligenza artificiale vi è sicuramente il diritto e l’organizzazione del lavoro. L'utilizzo delle tecnologie AI in questo settore può spaziare dalla fase di selezione sino alla gestione del rapporto di lavoro (come il mutamento delle mansioni, promozioni, trasferimenti, monitoraggio della performance etc.) e alla sua cessazione. L'Intelligenza Artificiale può poi rappresentare anche un vero e proprio strumento di lavoro, implementando le funzionalità dei dispositivi di salute e sicurezza sul lavoro oppure affiancando gli stessi lavoratori nell'esecuzione delle loro mansioni. Ma se da un lato le potenzialità di questo strumento sono vastissime, dall'altro è necessario prendere coscienza anche dei rischi che il suo utilizzo comporta. Fra i pericoli concreti, infatti, vi sono sicuramente quello di un controllo invasivo dei lavoratori, di una loro profilazione sistematica e di decisione automatiche in grado di condurre a trattamenti discriminatori. Osserviamoli nel dettaglio.
Chi è l’autore? L’intelligenza umana o quella artificiale?
AI e IP Law
Molte opere digitali ma anche molte invenzioni vengono ormai realizzate utilizzando sistemi di intelligenza artificiale. Qualora queste creazioni abbiano le caratteristiche di creatività, novità etc proprie di un’opera dell’ingegno, a chi spetterebbe il riconoscimento dei diritti di proprietà intellettuale? Non è un tema economico di poco conto.
Come cambia il risk management delle strutture sanitarie dopo l’avvento dell’IA?
AI e Contrattualistica
Nel nostro precedente articolo "Il risk management dei dispositivi medici alla luce della legge Gelli-Bianco sulla responsabilità sanitaria" abbiamo approfondito gli obblighi di risk management delle strutture sanitarie e, in particolare, l’impatto che assume nelle attività di gestione del rischio clinico l’uso dei “dispositivi medici” ex Regol. UE 2017/745 (c.d. “MDR”).
Ora, a seguito dell’oramai nota entrata in vigore del Regol. UE 1689/2024 (c.d. “AI ACT”), vorremmo provare a fare un passo avanti e immaginare come cambieranno i sistemi di risk management per le strutture sanitarie che decideranno di usare (o già usano) sistemi di intelligenza artificiale.