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Coronavirus: attivazione semplificata dello smartworking
Sin dall'inizio dell'emergenza COVID-19 in Italia il Governo ha spinto per l'attivazione dello smart working o lavoro agile, prevedendo come non necessario l'accordo di cui all'art. 19 Legge 81/2017.
Di fatto, tenuto conto dell'urgenza, si è dato vita ad una forma semplificata di Smart working; ciò è vero nella fase di avvio.
Restano però due ordini di problemi che il datore di lavoro dovrà comunque considerare:
- tutela dei dati (industriali, commerciali, personali) trattati dal lavoratore in qualità di autorizzato
- tutela dei dati del lavoratore stesso.
La modalità di lavoro agile potrebbe aumentare il rischio per il datore di lavoro di diffusione o perdita di questi dati; si rende quindi necessaria una valutazione del rischio che tenga conto dei dati che il lavoratore agile dovrà trattare e di conseguenza delle misure organizzative e tecniche da adottare e degli strumenti di cui dotare il lavoratore.
Se nell'emergenza il lavoratore userà di propri device (PC, telefono, tablet) è consigliabile prevedere le misure di sicurezza (policy BYOD- bring your device).
Se al contrario il datore di lavoro fornirà al lavoratore i device con cui operare dalla propria abitazione devono essere valutati
- l'eventuale trattamento di dati personali del lavoratore tramite gli strumenti tecnologici di cui sono dotati i device
- se detto trattamento è proporzionato e necessario tenuto conto dei dati aziendali affidati al lavoratore
- al lavoratore in ogni caso deve essere data un'informativa chiara e completa (principio di trasparenza)
N.B. il monitoraggio continuo dell'attività del lavoratore non è una misura proporzionata e non possono essere ritenute basi giuridiche adeguate (Linee guida WP29 8/6/2017 on data processing at work)
- né il legittimo interesse del datore di lavoro a tutelare l'integrità dei dati aziendali trattati da parte del lavoratore
- né il consenso del lavoratore.
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Questo articolo fa parte della rubrica "Emergenza Coronavirus: focus per le imprese". Vedi qui gli altri approfondimenti