Quando parliamo di trasferimento tecnologico lo schema classico che viene alla mente è quello della “consegna” delle conoscenze e delle tecnologie sviluppate dalla ricerca scientifica al mondo delle imprese, che le utilizzano per innovare ed ottimizzare la propria attività e conseguentemente accrescere la competitività.
Le Linee guida pubblicate dal MUR per le iniziative di sistema della Missione 4 “Istruzione e ricerca”, Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa” del PNRR mutuano una visione diversa; le Linee guida prevedono infatti la partecipazione di soggetti privati a fianco dei tradizionali protagonisti pubblici sin dalla fase di progettazione delle iniziative di ricerca e quindi della partecipazione ai bandi.
Scopo delle Linee guida è infatti quello di fornire le istruzioni (dal soggetto proponente al dimensionamento del finanziamento, dalla durata delle iniziative alle tematiche di ricerca laddove previste e alle condizionalità da rispettare) e le modalità per partecipare ai bandi.
Le Linee guida
Le Linee guida emanate che riguardano ricerca e trasferimento tecnologico sono in realtà due, le seconde riguardano più nello specifico l’innovazione del sistema sanitario.
-
Linee guida per le iniziative della Missione 4: Istruzione e ricerca Componente 2: Dalla ricerca all’impresa emanate dal MUR
Queste Linee Guida:
- servono a governare gli investimenti per circa 6 miliardi di euro per i prossimi 5 anni destinati alla ricerca in filiera
- prevedono di finanziare circa 60 progetti
- danno le informazioni chiave per la partecipazione ai prossimi bandi e manifestazioni di interesse.
-
Linee Guida per le iniziative del Piano complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (D.L. n. 59/2021) emanate dal MUR e dal Ministero della Salute
Questa Linee Guida fanno riferimento a due iniziative specifiche
- Iniziativa A. “Iniziative di ricerca per tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale”, prevede il finanziamento con 500 milioni di Euro di programmi di ricerca con l’obiettivo di mettere a sistema in chiave innovativa il potenziamento della ricerca sulle tecnologie abilitanti in ambito sanitario al fine di migliorare la diagnosi, il monitoraggio, le cure incluse quelle riabilitative.
- Iniziativa B. “Ecosistema innovativo della salute”, mira a realizzare con un finanziamento di 80 milioni di Euro reti clinico-transnazionali di eccellenza per potenziare la ricerca biomedica nazionale, in grado di mettere in comune le competenze esistenti tramite tre macro-azioni:
- creazione di una rete di centri di trasferimento tecnologico;
- rafforzamento e sviluppo qualitativo e quantitativo degli Hub life science per area geografica (Nord - Centro - Sud Italia) in specifiche aree di intervento;
- realizzazione della fondazione HUB Antipandemico (APH), istituita dall’articolo 1, comma 945 della legge 30 dicembre 2021, n. 234, per la gestione e contrasto alle malattie infettive epidemiche/pandemiche.
1. Le Linee Guida della Missione 4 “Istruzione e ricerca” contengono indicazioni chiave per 4 Misure
I PARTENARIATI ESTESI, reti diffuse di università, enti pubblici di ricerca, altri soggetti pubblici e privati impegnati in attività di ricerca, riconosciuti come altamente qualificati, finanziano almeno 10 grandi programmi di ricerca fondamentale e/o applicata trasversale.
Le tematiche per i programmi dovranno essere individuate tra quelle indicate di seguito:
- Intelligenza artificiale: aspetti fondazionali
- Scenari energetici del futuro
- Rischi ambientali, naturali e antropici
- Scienze e tecnologie quantistiche
- Cultura umanistica e patrimonio culturale come laboratori di innovazione e creatività
- Diagnostica e terapie innovative nella medicina di precisione
- Cybersecurity, nuove tecnologie e tutela dei diritti
- Conseguenze e sfide dell’invecchiamento
- Sostenibilità economico-finanziaria dei sistemi e dei territori
- Modelli per un’alimentazione sostenibile
- Made-in-Italy circolare e sostenibile
- Neuroscienze e neurofarmacologia
- Malattie infettive emergenti
- Telecomunicazioni del futuro
- Attività spaziali
Per ogni programma è previsto un finanziamento tra 80-160 milioni di euro;
I CENTRI NAZIONALI, reti diffuse di università, enti pubblici di ricerca, altri soggetti pubblici e privati impegnati in attività di ricerca, riconosciuti come altamente qualificati, sviluppano la ricerca di frontiera relativa ad ambiti tecnologici intorno alle seguenti tematiche:
- Simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni
- Tecnologie dell’Agricoltura Agritech
- Sviluppo di farmaci con tecnologia a RNA e terapia genica
- Mobilità sostenibile
- Bio-diversità
Per ogni programma è previsto un finanziamento tra 200-400 milioni di euro
GLI ECOSISTEMI DELL’INNOVAZIONE, reti diffuse di università, enti pubblici di ricerca, enti pubblici territoriali, altri soggetti pubblici e privati impegnati in attività di ricerca, riconosciuti come altamente qualificati.
Non sono state individuate tematiche pre-determinate, ma un approccio orientato alle grandi sfide, favorendo la creazione di innovazione di impatto e l’imprenditorialità.
Per ogni ecosistema è previsto un finanziamento tra 60-120 milioni di euro.
INFRASTRUTTURE
Le infrastrutture possono essere:
Si tratta di impianti, risorse e i relativi servizi e comprendono laboratori o grandi strumenti o complessi di strumenti per la ricerca, collezioni, banche dati, archivi o informazioni scientifiche strutturate, infrastrutture basate sulle tecnologie abilitanti dell'informazione e della comunicazione.
Sono organizzate come soggetti pubblici o come partenariato/consorzio.
Sono create per essere fruite da un’utenza ampia, nazionale, europea o globale, attraverso accesso aperto su base competitiva.
L’investimento non è predefinito.
Si tratta di strutture, strumenti, impianti, risorse e servizi, finalizzate ad aumentare la competitività nelle attività di ricerca e sviluppo tecnologico dell’industria e per i servizi di pubblica utilità.
Sono obbligatoriamente organizzate nella forma del Partenariato Pubblico Privato.
L’investimento non è predefinito ma il contributo del finanziamento a partenariati pubblico-privati può arrivare fino al 49% dell’investimento di capitale totale e dei costi di esercizio (personale incluso).
Saranno fino a 30 le Infrastrutture di Ricerca e le Infrastrutture tecnologiche di Innovazione.
2. Le Linee Guida per le iniziative del Piano complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (D.L. n. 59/2021) emanate da MUR e MDS contengono le indicazioni per entrambe le iniziative A e B sopra accennate.
Per entrambe le iniziative è prevista la partecipazione di soggetti pubblici vigilati dal MUR o dal MDS ma anche di soggetti pubblici non vigilati e di soggetti privati; la partecipazione dei soggetti privati viene anzi ritenuta qualificante del progetto.
RISPETTO DELL’AMBIENTE: DO NOT SIGNIFICANT HARM
Entrambe le Linee guida richiamano il principio c.d. “do not significant harm”, previsto dal Regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea del 18 giugno 2020 al fine di favorire gli investimenti che non provochino danni all’ambiente. Tutti gli interventi e gli investimenti previsti dalle Linee guida devono risultare coerenti con il principio DNSH; il rispetto del principio dovrà essere valutato sia per le attività svolte nel corso dell’iniziativa sia per l'impatto previsto del ciclo di vita dell'innovazione in una fase di commercializzazione. Il rispetto del principio DNSH costituirà specifico punto di valutazione e verifica da parte del MUR e del MDS, sia in sede di selezione delle proposte progettuali sia durante la realizzazione degli investimenti approvati.
FOCUS SULLE DISPARITA’
Entrambe le Linee guida fanno infine riferimento al PNRR come occasione per superare alcune disparità, come obiettivo trasversale a tutte le missioni. Tra i criteri di selezione rientra pertanto la valutazione dell’impatto dei progetti sul superamento delle disparità territoriali, generazionali, di genere, sulle disabilità.
Anche l’ambito del trasferimento tecnologico, per la capacità progettuale e le tempistiche richieste, mette in evidenza la necessaria collaborazione del privato con il pubblico al fine di dare concreta attuazione al PNRR.
Un’occasione da non perdere per le nostre imprese per partecipare da protagonisti all’innovazione tecnologica del paese ed accrescere in modo significativo la propria competitività sul mercato nazionale e globale.
Nei prossimi interventi vedremo come concretamente funzionano le modalità di partecipazione del privato previste.