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Odontoiatria: il triage telefonico e l’accettazione durante la fase 2

21/05/2020
Silvia Pari
Alessandra Di Nunzio

Le Indicazioni operative per l’attività odontoiatrica durante la fase 2 della pandemia Covid-19 del Ministero della Salute contengono gli standard minimi di sicurezza che gli studi e gli ambulatori odontoiatrici dovranno adottare al fine di ridurre il rischio di trasmissione di infezione. Il Ministero chiarisce che, per garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori, non sarà possibile scendere sotto il livello delle misure indicate.

Il contenuto delle prescrizioni ministeriali, essendo stato stabilito sulla base delle attuali evidenze scientifiche, potrà essere nel futuro aggiornato e modificato in virtù di nuovi elementi inerenti l’infezione da Sars-Cov2.

In questo breve commento, ci si soffermerà su tutto ciò che precede la prestazione sanitaria: il triage telefonico e l’accettazione. Resta inteso, come peraltro specificato dal Ministero, che le indicazioni che si riassumono qui di seguito, dovranno essere calibrate e rivalutate dalle singole strutture sulla base di casi peculiari che potrebbero dover affrontare (pazienti, operatori, e strutture che presentano caratteristiche tali da rendere necessario un incremento delle misure di sicurezza).

1. IL TRIAGE TELEFONICO

Il triage telefonico è l’accertamento a distanza svolto dal professionista allo scopo di individuare eventuali casi sospetti, probabili o confermati di infezione da Sars-Cov2 (sulla definizione di caso vedasi l'Allegato I della circolare n. 7922 del Ministero della Salute). L’obiettivo è evitare che pazienti potenzialmente (o sicuramente) portatori del virus possano recarsi presso la struttura sanitaria aumentando il rischio di contagio tra i pazienti e gli operatori.

All’interno dell’Allegato 4 del documento ministeriale vi è un fac-simile di triage, il quale può essere adottato da ogni struttura sanitaria sia per la fase preliminare a distanza sia, come si vedrà in seguito, in fase di accettazione (doppio controllo).

Si precisa, come chiarito dallo stesso Ministero, che le indicazioni contenute nel documento in esame riguardano esclusivamente la gestione del paziente al fine di mitigare i rischi di contagio da Sars-Cov2. Ciò significa che i professionisti sono comunque tenuti ad applicare, parallelamente ad esse, i requisiti organizzativi, strumentali e di rapporto con il paziente già normalmente adottate dalla struttura sanitaria (sterilizzazione, gestione della cartella clinica, privacy, ecc.).  

Per quanto attiene al trattamento dei dati personali, per esempio, prima di attivare il triage telefonico il Titolare dovrà accertarsi di avere adottato la documentazione e gli accorgimenti necessari per il rispetto della normativa vigente.


2. L’ACCETTAZIONE

Secondo le indicazioni ministeriali, il personale dell’accettazione dovrà:

  • essere sempre protetto da appositi dispositivi di protezione e mantenere sempre le distanze di sicurezza (1 metro) da ogni persona che accede nella struttura;
  • affiggere all’ingresso, o comunque in un luogo ben visibile da chi accede ai locali della struttura, un cartello informativo contenente tutte le istruzioni che i pazienti dovranno seguire dal momento del loro ingresso in struttura al termine del trattamento;
  • rilevare la temperatura del paziente tramite termo scanner o termometro contactless;
  • invitare i pazienti a depositare i propri effetti personali, al fine di evitare che siano introdotti nei luoghi ove si terrà la visita;
  • invitare il paziente a lavarsi le mani e indossare la mascherina fino all’inizio della fase operativa;
  • chiedere al paziente di compilare e sottoscrivere il questionario COVID (il c.d. “doppio controllo”);
  • verificare che nella sala d’attesa venga mantenuta la distanza di sicurezza (1 metro) tra i pazienti;
  • accertarsi che all’interno della sala d’attesa non ci siano accompagnatori (solo nel caso di paziente minorenne potrà esserci un accompagnatore, il quale dovrà seguire le medesime regole e procedure, tra cui il triage, di tutti i pazienti);
  • assicurare che all’interno della sala d’attesa non siano presenti oggetti che non siano del tutto indispensabili (es. riviste, ecc.).

Anche in questo caso, dovranno essere mantenute, o implementate ove necessario, le procedure standard degli studi e degli ambulatori odontoiatrici. Sempre per quanto riguarda il trattamento dei dati personali, infatti, la rilevazione della temperatura e la raccolta di informazioni attraverso il questionario COVID costituiscono un nuovo trattamento di dati personali, che dovrà essere integrato nel sistema privacy e per il quale dovrà essere adottata la documentazione obbligatoria ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 e del Codice Privacy.


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Questo articolo fa parte della rubrica "Emergenza Coronavirus: focus per le imprese". Vedi qui gli altri approfondimenti