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Non è ammissibile l’avvalimento c.d. “premiale”
Cons.St., V, 25/3/2021 n. 2526
Nelle procedure ad evidenza pubblica l'avvalimento ha la funzione di consentire al concorrente, sfornito di alcuni requisiti d’ammissione alla gara, di parteciparvi ugualmente acquisendoli da un altro operatore economico.
La funzione essenziale dell’istituto è dunque quella d’ampliare il più possibile la platea concorrenziale, permettendo l’accesso anche a soggetti privi “direttamente” dei requisiti, mezzi e risorse richieste dalla lex specialis ma che, tuttavia, li possono acquisire tramite il ‘prestito’ da soggetti terzi, che ne garantiscano la (concreta) messa a disposizione per tutta la durata dell’appalto.
Per questo, nella sentenza in commento, l’appellante ha contestato l’uso improprio dell’avvalimento, ovvero il prestito di requisiti NON a fini partecipativi ma “premiali”, per ottenere una migliore valutazione dell’offerta tecnica; in particolare veniva contestato al RTI aggiudicatario che, nei requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico professionale messi a disposizione dalle ausiliarie, fossero stati inseriti anche elementi utilizzati non esclusivamente con finalità partecipative, bensì in un’ottica di una possibile migliore valutazione dell’offerta tecnica.
A tal proposito, il Consiglio di Stato ha chiarito come la circostanza dirimente sia quella d’accertare che l’avvalimento sia adottato da un operatore effettivamente privo dei requisiti di partecipazione in quanto, diversamente – ovvero qualora l’avvalimento fosse invece volto ad incrementarne i titoli - si produrrebbe l’effetto opposto, cioè quello di falsare la concorrenza.
In tal caso, infatti, non si determinerebbe un proficuo allargamento della platea dei concorrenti ma un artifizio per favorire quelle imprese che, pur potendo già concorrere autonomamente, intendono ugualmente utilizzare l’avvalimento ma per uno scopo diverso da quello per cui è stato istituto.
Per questo motivo il Consiglio di Stato ha confermato il divieto dell’utilizzo dell’avvalimento cd. “premiale”.