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NEGOZIAZIONE ASSISTITA E ARBITRATO: riconosciuti i bonus fiscali
Legge di conversione del D.L. 83/2015
Il governo prosegue deciso sulla strada della incentivazione dei c.d. “metodi di risoluzione alternativa delle controversie”.
Il problema dell’intasamento delle aule dei Tribunali civili e dei tempi “biblici” per la definizione dei giudizi è tristemente noto all’opinione pubblica oltre che agli addetti ai lavori.
Da qualche anno il legislatore sta cercando di risolvere il problema introducendo nell’ordinamento italiano dei procedimenti alternativi di risoluzione dei conflitti tra le parti senza transitare dalle aule di giustizia; primo tra tutti la mediazione obbligatoria, cui ha fatto seguito con il D.L. 132/2014 (convertito nella Legge 162/2014) l’introduzione della c.d. ”negoziazione assistita”, a tutti gli effetti una misura di degiurisdizionalizzazione affidata alla gestione degli avvocati.
Da più parti si era però lamentato come il nuovo istituto non fosse accompagnato da alcun incentivo, previsti invece per la mediazione obbligatoria.
La legge di conversione del D.L. 83/2015 ha così previsto un bonus fiscale; in sede di dichiarazione dei redditi verrà riconosciuto alle parti un credito di imposta fino a 250 € sui compensi corrisposti al legale che ha gestito la negoziazione, in caso di successo della procedura.
Al momento la misura è prevista per l’anno fiscale 2015, ma la previsione è che venga rinnovata per gli anni successivi.