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L’Italia verso una propria strategia sull’intelligenza artificiale
AI e IP Law
Lo scorso 23 aprile il Governo ha approvato un disegno di legge sull’intelligenza artificiale, con l’intento di individuare criteri regolatori in grado di equilibrare il rapporto tra le opportunità offerte dalle nuove tecnologie con i rischi legati ad un uso improprio.
Il DDL contiene una definizione di “sistema di intelligenza artificiale”
“un sistema automatizzato progettato per funzionare con livelli di autonomia variabili e che può presentare adattabilità dopo la diffusione e che, per obiettivi espliciti o impliciti, deduce dall’input che riceve come generare output quali previsioni, contenuti, raccomandazioni o decisioni che possono influenzare ambienti fisici o virtuali”.
La definizione di IA è identica a quella contenuta nell’art. 3 lett. 1 dell’AI ACT, esaminata nel dettaglio nell’articolo “AI: la definizione giuridica”.
Il DDL indica, poi, una serie di principi generali che i sistemi di intelligenza artificiale devono rispettare in un’ottica che rimane antropocentrica e fornisce al Capo II alcune disposizioni di settore, in particolare in ambito
- di tutela del diritto d’autore
- sanitario
- giuslavoristico
Ci occuperemo in questo primo intervento dei profili legati alla proprietà intellettuale, per trattare l’ambito sanitario e giuslavoristico in due ulteriori approfondimenti.
Gli aspetti legati al diritto d’autore
Il DDL affronta negli artt. 23 e 24 le diverse problematiche legate al diritto d’autore
Tutela delle opere utilizzate per l’addestramento
L’art. 24 lettera b) affronta la dibattuta questione della tutela del diritto d’autore dei contenuti utilizzati per l’addestramento dei sistemi di IA.
Il DDL prevede che la riproduzione e l’estrazione di opere o altri materiali sono consentiti in conformità agli artt. 70 ter e 70 quater della Legge sul diritto d’autore (R.D. 633/1941), introdotti dal D.Lgs. 177/2021 di recepimento della Direttiva UE 2019/790 (Direttiva Copyright), ovvero
- da parte di istituti di ricerca o di istituti a tutela del patrimonio culturale per scopi di ricerca scientifica
- quando la riproduzione o estrazione non è stata espressamente riservata da parte dei titolari del diritto d’autore.
In sostanza quindi, i contenuti coperti da diritto d’autore possono essere utilizzati per l’addestramento dei sistemi di IA generali almeno che l’autore abbia espresso una volontà contraria (opt out).
La previsione del DDL è in sostanza allineata con l’AI ACT, che nell’ultimo testo a disposizione stabilisce che i fornitori di modelli di AI per finalità generali devono conformarsi alla normativa europea in materia di diritto d’autore e in particolare all’art. 4 comma 3 della Direttiva Copyright.
Tutela delle opere realizzate dai sistemi di IA
L’art. 24 lettera a) va invece nella direzione di riconoscere la tutela del diritto d’autore solo alle opere dell’ingegno create dall’uomo o con un forte apporto dell’uomo. La norma infatti prevede l’aggiunta dell’aggettivo “umano” dopo la locuzione “opere dell’ingegno” di cui all’art. 1 della Legge sul diritto d’autore, aprendo però alla possibilità che l’opera dell’ingegno umano sia creata con l’ausilio dell’intelligenza artificiale purché il contributo umano sia creativo, rilevante e dimostrabile.
Tutela degli utenti che usufruiscono di contenuti generati dall’IA
L’art. 23 del DDL prevede l’apposizione di un elemento o segno identificativo che permetta agli utenti che usufruiscono di contenuti testuali, video, fotografici etc di essere informati del fatto che tali contenuti sono stati creati o modificati con l’utilizzo di sistemi di IA.
È prevista l’adozione di un codice di regolamentazione.
Lo scopo è quello di salvaguardare gli utenti dal rischio di contenuti fake, sempre più difficili da distinguere rispetto a quelli reali e quindi dalla disinformazione.
In tema di diritto d’autore, il DDL si pone in linea con il diritto comunitario e le previsioni contenute nell’AI ACT, norma che, trattandosi di un regolamento, sarà direttamente applicabile nell’ordinamento nazionale.
Rubrica "AI LEGAL, un prisma da comporre"
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