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Legge di riordino degli IRCCS: forte impulso alla ricerca scientifica

15/09/2022

Il 1 settembre è stata pubblicata sulla GU la Legge 3 agosto 2022 n. 129 per il riorganizzazione degli IRCCS - Istituti di Ricovero e Cura a Carattere scientifico.

La legge nasce in seno al PNRR che alla Missione 6 Componente 2, prevede  un riordino del quadro normativo attuale degli IRCCS e una revisione delle politiche di ricerca del Ministero della Salute al fine di migliorare il rapporto fra ricerca, innovazione e cure sanitarie.

Proprio il tema della ricerca e del trasferimento di tecnologia appare essere infatti il cuore della riforma.

La lettera a) stabilisce infatti che l’obiettivo è il “potenziamento del ruolo degli IRCCS, …, al fine di promuovere in via prioritaria l’eccellenza in materia di ricerca preclinica, clinica, traslazionale, clinico-organizzativa nonché l’innovazione e il trasferimento tecnologico…”; la successiva lett. p) stabilisce che occorre stabilire  “misure idonee a garantire la tutela della proprietà intellettuale degli IRC-CS, anche con riguardo al trasferimento tecnologico dei risultati della ricerca, disciplinando il regime di incompatibilità del dipendente pubblico con le fasi di trasferimento tecnologico, di spin off e di start up, nonché il rapporto con le imprese nella fase di sponsorizzazione della ricerca e nella scelta del partner scientifico e industriale per lo sviluppo di brevetti detenuti dall’IRCCS di appartenenza”

In sostanza: ricerca e innovazione, ma anche quadro giuridico chiaro per agevolare il trasferimento tecnologico e l’apertura alla collaborazione con il privato.

Forse la complessa vicenda giudiziaria del rapporto tra Diasorin e  San Matteo di Pavia durante il Covid ha insegnato (Consiglio di Stato, sez III  17 dicembre 2022 n. 8126/2020).

Se pensa poi che ai sensi dell’art. 110-bis del Codice privacy, il trattamento dei dati da parte degli IRCCS non è considerato “trattamento da parte di terzo”, si capisce bene come tali enti hanno una strada molto più larga per ricerca perché hanno un più ampio accesso ai dati. E come quindi potranno più facilmente diventare un centro pulsante per l’innovazione.

Poi dovranno imparare a trasferire la loro ricerca, massimizzando il loro lavoro.