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Legge delega in tema di retribuzione minima dei lavoratori: nuove disposizioni per APPALTI DI SERVIZI

10/10/2025

Con la pubblicazione (Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 230 del 3 ottobre 2025) della legge – delega sul “salario minimo” (legge 26 settembre 2025, n. 144, recante «Delega al Governo in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva nonché di procedure di controllo e informazione») si chiude il lungo dibattito di questi mesi con un accordo sui principi e criteri direttivi e con la delega ad adottare norme più stringenti per gli appalti e i subappalti nel settore dei servizi.

Tra i criteri della delega la previsione di un salario minimo dei lavoratori dipendenti garantito dalla contrattazione collettiva prendendo a riferimento, quindi, i minimi salariali previsti dai “contratti maggiormente applicati” che dovranno essere individuati, per ciascuna categoria di lavoratori, con riferimento al numero di imprese e di dipendenti (art. 1, 2 comma lett. a).

Tra i criteri di delega anche l’estensione a tutti i lavoratori non coperti da contrattazione collettiva dei trattamenti economici così definiti, applicando loro il contratto collettivo nazionale di lavoro della categoria di lavoratori più affine (art. 1, 2 comma lett. c)

Una disposizione specifica per i lavoratori impiegati negli appalti e subappalti di servizi, con la previsione “dell’obblio per le  società appaltatrici e subappaltatrici, negli appalti di servizio di qualunque tipo e settore di riconoscere ai lavoratori coinvolti nell’esecuzione dell’appalto trattamenti economici complessivi non inferiori a quelli previsti dai contratti collettivi di lavoro maggiormente applicati nel settore cui si riferisce l’appalto e con il contestuale rafforzamento delle misure di verifica e controllo spettanti alle stazioni appaltanti”.  (art.1, 2 comma lett. b)

Il Governo ha ora sei mesi di tempo per mettere a punto i decreti attuativi. Ci si attende sul settore degli appaltanti pubblici, con riguardo al settore dei servizi e soprattutto a quelli ad alta intensità di manodopera, nuove norme. La direzione pare tuttavia quella individuata dal Codice Appalti e dal Correttivo di affidare alle stazioni appaltanti l’onere di indicare i CCNL e, quindi, e di verificarne il rispetto. Si tratta di capire come si declineranno “le misure rafforzate di verifica e controllo spettanti alle stazioni appaltanti”.