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L'arresto di dirigenti di una societa e' legittima causa d'esclusione?
Consiglio Stato, V°, 25/5/2012, n. 3063
Lo 'scollamento' fra il sentire comune e le pronunce giudiziali si evince con estrema chiarezza nella sentenza in commento in cui il Consiglio di Stato, confermando una decisione del TAR Napoli, ha ritenuto che l'arresto degli amministratori di una società aggiudicataria di un pubblico appalto non possa essere valida causa di risoluzione del contratto in essere con la medesima società, sebbene l'arresto sia motivato da indagini per corruzione e turbativa d'asta, ciò in quanto l'art. 38 del Codice appalti legittima l'esclusione dalle pubbliche gare se - e solo se - il Legale Rappresentante e/o il Direttore Tecnico della concorrente abbia subìto una condanna in forza di sentenza "passata in giudicato", ragion per cui la "semplice" custodia cautelare in carcere del Legale Rappresentante non rappresenta, di per sé, legittima causa d'interruzione del rapporto contrattuale con la società da questi rappresentata.