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Il sequestro dello studio odontoiatrico
CASS PENALE, SEZ VI SENT N. 24273 DELL’11 GIUGNO 2009
Che le sanzioni penali in caso di esercizio abusivo della professione da parte dell'odontotecnico e di concorso (favoreggiamento) da parte dell'odontoiatra siano quasi "ridicole" e un fato noto. Meno noto, invece, e che il vero danno in caso di accertamento penale si subisce quanto avviene il sequestro dello studio. Perche si smette di lavorare e si perdono i paziente.
È il caso della recente Cass Penale, sez VI sent n. 24273 dell'11 giugno 2009.
Il caso e questo. Al momento dell'intervento degli organi di polizia, nell'ambulatorio dentistico vi era l'odontotecnico che ultimava interventi di terapia conservativa nel cavoorale di una paziente; si ritenevano dunque sussistenti indizi relativi all'esercizio abusivo della professione di dentista a a carico dell'odontotecnico ed il concorso a carico del dentista, considerato consapevole della presenza del tecnico nei giorni di assenza dallo studio.
Veniva quindi aperto procedimento disciplinare e posto sotto sequestro lo studio.
Il dentista presentava istanza di riesame sul provvedimento di sequestro e poi impugnava la conferma in Cassazione. Ma anche in Cassazione dava torto all'odontoiatra.
Stabiliva infatti la Suprema Corte " l'immobile adibito a studio dentistico e laboratorio per l'esercizio dell'attivita odontoiatrica e collegato da un nesso strumentale diretto e immediato all'esercizio di tale attivita e pertanto puo essere sottoposto a sequestro preventivo, unitamente ai beni strumentali siti al suo interno, rientrando nella nozione di cosa pertinente al reato, in rapporto di necessaria, specifica e strutturale correlazione con la commissione dell'attivita illecita di esercizio abusivo della professione".
Da qui la conferma del sequestro e l'impossibilita di lavorare.