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Il nuovo Codice dei contratti pubblici

13/04/2023
Decreto Legislativo 31 marzo 2023 n. 36

Nel pieno rispetto degli impegni assunti con l’Europa il Governo italiano ha pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 31/3/2023, il Decreto Legislativo n. 36 portante il nuovo “Codice dei contratti pubblici”.

Va innanzitutto detto che il D.Lgs.n. 36/2023, seppure “in vigore, con i relativi allegati, dal 1 aprile 2023”, diverrà tuttavia efficace solo dal 1 luglio p.v. (art. 229), quando l’attuale Codice sarà definitivamente abrogato (art. 226); questo significa come non solo tutte le gare il cui bando risulta pubblicato dopo il 31/3/2023, ma anche quelle che verranno pubblicate fino al 30/6 p.v. continueranno ad essere regolamentate dal D.Lgs.n. 50/2016, per cui solo le procedure pubblicate dopo il 1 luglio 2023 dovranno vedere obbligatoriamente applicato il nuovo testo normativo (mentre, per tutte le gare in corso, continuerà comunque ad applicarsi il D.lgs.n. 50/2016 fino al loro termine).

Preso dunque atto di una fase transitoria (dal 1 aprile al 30 giugno p.v.), per consentire una miglior “metabolizzazione” del nuovo T.U. , si segnala poi come, dalla bozza 16/12/2022 della Commissione incaricata di redigere il nuovo Codice al testo definitivo del D.Lgs.n. 36/2023, non risultano apportati grandi cambiamenti, lasciando dunque inalterata tanto l’architettura quanto il numero degli articoli, degli allegati ecc…

Il D.lgs.n. 36/2023 è così definitivamente composto da 229 articoli e da 38 allegati, tutti già pubblicati unitamente al Codice che, proprio per questo motivo, può definirsi  “autoesecutivo” nel senso che è già completo e non contiene alcun rinvio a future norme e/o disposizioni, che non si sa mai quando (e se) verranno pubblicate, come si era verificato con il D.lgs.n. 50/16 relativamente ad alcune Linee-guide ANAC (per non parlare poi del suo Regolamento attuativo, ecc.)

Il nuovo Codice risulta così diviso:

Libro IDei principi, della digitalizzazione, della programmazione e della progettazione”

“Dei principi” (artt. 1-12)
“L’ambito di applicazione, il RUP e le fasi d’affidamento” (artt. 13-18)
“Della digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti” (artt. 19-36)
“Della programmazione” (artt. 37-40)
“Della progettazione” (artt. 41-47)

Libro IIDell’appalto”

“Dei contratti d’importo inferiore alle soglie comunitarie” (art. 48-55)
“Degli istituti e delle clausole comuni” (artt. 56-61)
“Dei soggetti” (artt. 62-69)
“Delle procedure di scelta del contraente” (artt. 70-76)
“Dello svolgimento delle procedure” (artt. 77-112)
“Dell’esecuzione” (artt. 113-126)
“Disposizioni particolari per alcuni contratti dei settori ordinari” (artt. 127-140)

Libro III “Dell’appalto nei settori speciali”

“Disposizioni applicabili e ambito soggettivo” (artt. 141-152)
“Delle procedure di scelta del contraente” (artt. 153-158)
“Della governance” (artt. 159-166)
“Disposizioni transitorie, di coordinamento e abrogazioni” (artt. 167-173)

Libro IV “Del partenariato pubblico-privato”

“Disposizioni generali” (artt. 174-175)
“Dei contratti di concessione” (artt. 176-195)
“Della locazione finanziaria” (artt. 196)
“Del contratto di disponibilità” (art. 197)
“Altre disposizioni in materia di Partenariato pubblico-privato” (art. 198-202)
“Dei servizi globali” (artt. 203-208)

Libro V “ Del contenzioso e dell’ANAC – disposizioni finali e transitorie”

“Del contenzioso” (artt. 209-220)
“Della governance” (artt. 221-224)
“Disposizioni transitorie, di coordinamento e abrogazioni” (artt. 225-229)

Già dalla semplice lettura dell’indice si possono cogliere tanto le novità, quanto le conferme rispetto al recente passato.

Risulta così confermata tanto la distinzione fra il contratto d’appalto (Libro II) e quello di concessione (Libro IV) - che peraltro, più correttamente rispetto al precedente Codice, non viene più distinta dal Partenariato pubblico-privato (PPP) ma ne rappresenta una particolare tipologia (insieme alla Finanza di progetto, alla Locazione finanziaria, al contratto di Disponibilità ecc.) - così come risultano regolamentate assieme le opere, le forniture ed i servizi pubblici, distinguendo poi le procedure cd. ‘sottosoglia comunitaria’ (caratterizzate da una minore regolamentazione) rispetto a quelle soprasoglia, confermando altresì l’importanza (e valenza) della fase di programmazione e (successiva) progettazione per il settore degli appalti pubblici ecc.

Non mancano tuttavia le novità quali, in primo luogo, la lunga elencazione dei “principi” (vedasi precedente News 23/3 u.s.), che devono obbligatoriamente regolamentare non solo l’indizione e l’esperimento di gara ma anche la fase esecutiva dei contratti pubblici, con particolare enfasi al principio del “risultato”, vera e propria cartina tornasole della ‘effettiva’ riuscita della procedura concorsuale nonché principio che racchiude in sé quello di legalità, di trasparenza e di tutela della concorrenza.

Altra fondamentale novità, dovuta quest’ultima alla ragion stessa per cui è stato necessario assumere un nuovo Codice (ovvero il rispetto del ns. PNRR), è rappresentata dalla forte digitalizzazione non solo delle procedure di gara ma di tutto il “ciclo di vita dei contratti”, tanto da far parlare il Legislatore di “Ecosistema Nazionale di Approvvigionamenti Digitali” (ancora News 23/3 u.s.).

Degne di nota, poi, sono la “stabilizzazione” di alcune disposizioni emergenziali (relativamente agli acquisti sottosoglia, alla revisione-prezzi ed alle modifiche contrattuali), la restrizione della fattispecie del “conflitto d’interessi”, la razionalizzazione delle cause d’esclusione per mancanza dei requisiti di moralità (con la distinzione fra cause automatiche e non automatiche ecc.), alcune modifiche all’istituto dell’avvalimento (con l’ammissione di quello “premiale”), il superamento della distinzione fra a.t.i. orizzontali e verticali, la nuova figura del RUP “di fase”, la calendarizzazione dei tempi per la conclusione delle gare, il ritorno al cd. “accesso automatico implicito” (addirittura delle prime 5 offerte di gara), la nuova regolamentazione del subappalto ecc.

Come detto, il Legislatore ha opportunamente previsto un rinvio di qualche mese (fino al 1/7) prima della piena efficacia del nuovo Codice, per cui si avrà tempo per approfondire - nelle prossime Newsletter - quegli istituti che risultano maggiormente innovati.

Per cominciare, intanto, il prossimo 20 aprile (ore 11-12) lo Studio ha previsto un Webinar per raccontare in pillole le piu’ importanti novità degli appalti del futuro.