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La costruzione di sistemi di telemedicina nell'emergenza sanitaria COVID-19: le indicazioni operative dell'Istituto Superiore di Sanità
Rapporto ISS COVID-19 n.12/2020
È di pochissimi giorni fa la pubblicazione di un documento, denominato “Indicazioni ad interim per servizi di telemedicina durante l’emergenza sanitaria COVID-19”, attraverso il quale un gruppo di lavoro formato in seno all’Istituto Superiore di Sanità intende fornire supporto al processo di realizzazione di servizi di telemedicina, con l’obiettivo di individuare e proporre soluzioni concrete, di facile e pronta applicazione ma che siano, nello stesso tempo, rigorose sul piano della pratica medica e della tutela della sicurezza, oltre che aderenti alle normative vigenti.
In un momento storico come quello attuale, infatti, vi è più che mai la necessità di erogare servizi sanitari (ivi compreso il supporto psicologico), sorvegliando non soltanto le condizioni di salute delle persone in quarantena, in isolamento o appena dimesse dall’ospedale, ma altresì quelle delle persone costrette a domicilio – pur non contagiate da COVID-19 – ma bisognose di continuità assistenziale.
I principi cardine individuati dal documento sono, essenzialmente, 4:
- Valutazione delle condizioni preliminari per rendere possibili servizi in telemedicina;
- Responsabilità sanitaria durante attività in telemedicina;
- Schema degli elementi necessari per realizzare i servizi a domicilio
- Passaggi iniziali di attivazione del servizio.
1. Valutazione delle condizioni preliminari per rendere possibili servizi in telemedicina
Trattasi degli elementi che debbono essere verificati prima di avviare il programma di realizzazione di un servizio in telemedicina durante la pandemia COVID-19, in luogo delle tradizionali fasi propedeutiche di analisi e studio del progetto (per le quali possono essere necessari anche mesi).
Il documento individua, in tal senso, una check-list di controllo che indica i seguenti punti:
- Condizioni riferite alle infrastrutture di telecomunicazione (possibilità concrete di connessione da parte dell’utente, connettività della postazione dalla quale agisce il personale sanitario, etc.);
- Condizioni riferite all’organizzazione sanitaria (accessibilità in termini orari del servizio da parte degli utenti, possibilità di piena digitalizzazione delle prescrizioni mediche, etc.);
- Condizioni riferite alla sicurezza dei dati personali e dei dispositivi digitali presenti al domicilio dell’utente (gestione della cybersecurity, aderenza del sistema al GDPR, verifica circa il possesso, da parte del software utilizzato, di tutte le certificazioni richieste, etc.);
- Condizioni riferite alla possibilità per la persona al domicilio di collaborare (autonomia nell’uso dei sistemi digitali, capacità di sostenere i costi della connettività, etc.).
2. Responsabilità sanitaria durante attività in telemedicina
Fermo il principio secondo il quale alle attività sanitarie erogate in regime di telemedicina si applicano le norme legislative e deontologiche tradizionali, si invitano i medici a scegliere formule operative che offrano le migliori garanzie di proporzionalità, appropriatezza, efficacia e sicurezza, nel rispetto dei diritti della persona. E ciò nella consapevolezza che sussiste oggi la assoluta necessità di adottare soluzioni che, per quanto non perfette, risultano comunque ineludibili al fine di facilitare, in ogni modo possibile, il controllo a distanza dei pazienti da parte dei medici di riferimento.3. Schema degli elementi necessari per realizzare i servizi a domicilio
In questa sezione viene elencato l’insieme degli elementi minimi e sufficienti per la realizzazione un servizio di telemedicina a domicilio che sia rapidamente disponibile e dotato delle funzionalità che consentano di raggiungere in modo semplice il maggior numero di persone e fornire loro il necessario supporto.
Dalle caratteristiche di base (quali il portale di collegamento, l’individuazione di una App di interfaccia, le modalità di login per i pazienti, etc.), agli strumenti di supporto alle attività del personale sanitario medico (accesso ai dati sanitari del paziente, modalità di gestione delle anamnesi, delle misurazioni, delle posologie, etc.) e a quelli a supporto dei pazienti (disponibilità di strumenti digitali con connettività Bluetooth per le misurazioni, App per la connessione automatica tra strumenti di misurazione e smartphone, App per la videochiamata, etc.).4. Passaggi iniziali di attivazione del servizio
In tal senso viene individuata una possibile sequenza di riferimento per l’attivazione del servizio di telemedicina al domicilio, che si snoda attraverso i seguenti passaggi principali:
- Primo colloquio telefonico mediante il quale il personale incaricato spiega al paziente il servizio offerto e le modalità di connessione;
- Attivazione del servizio da parte dell’utente;
- Videochiamata di prova per verificare che la procedura sia andata a buon fine, con successiva identificazione della persona e fissazione del primo colloquio;
- Colloquio con il medico, nel corso del quale vengono valutate le necessità assistenziali del paziente al fine della corretta assegnazione al relativo percorso assistenziale e programmazione dei controlli successivi;
- Possibilità per il paziente di richiedere la videochiamata anche al di fuori degli appuntamenti fissati, compatibilmente con la disponibilità delle risorse.
Ecco, dunque, alcune utili indicazioni di massima per l’implementazione di servizi di telemedicina nel periodo emergenziale attuale (per il cui approfondimento si rimanda al documento dell’ISS qui allegato), nate dalla consapevolezza che, mai come ora, la possibilità di delocalizzare e digitalizzare ogni parte della nostra esistenza deve necessariamente interessare anche il mondo dell’erogazione delle prestazioni sanitarie.
Rubrica "Sanità Digitale e Intelligenza Artificiale"
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