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ANALISI STATISTICHE MERCATO APPALTI 1° e 2° QUADRIMESTRE 2015
Pubblicazioni ANAC: 1° quadrimestre 2015; 2° quadrimestre 2015
Presentiamo una sintesi dei dati statistici sul mercato degli appalti, come pubblicati in questi giorni dall'Autorità Nazionale Anticorruzione e presi dalla Banca-dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP), relativi all'andamento nazionale degli appalti nei settori ordinari e speciali, suddivisi in Lavori, Forniture e Servizi ed aggiornati a fine Dicembre 2015.
Questi dati servono a “sconfessare” alcuni miti che ancora aleggiano sul mondo degli appalti e che si ritiene possano servire a valutare, in maniera piu' serena (ma non meno critica), le novità del nuovo Codice, nella consapevolezza che questa nuova riforma viene ad impattare un settore che (forse) risulta ben diverso da quello che finora si è sempre immaginato.
I dati analizzati sono quelli del 1° Quadrimestre (gennaio-aprile) e 2° Quadrimestre (maggio-agosto) 2015, confrontati con quelli dei medesimi periodi del 2014, suddivisi in 3 diverse Tabelle e relativi sottografici.
Il primo dato che balza all'occhio è l'incidenza degli importi nelle Forniture e dei Servizi, rispetto a quello nei Lavori; come noto il settore delle opere pubbliche è sempre stato considerato, storicamente, il piu' importante in quanto quello che, economicamente, aveva il maggior giro di affari. Da questo presupposto è seguito come non solo il Legislatore (sia italiano, ma anche comunitario) abbia sempre rivolto maggior attenzione alle opere rispetto alle forniture e servizi, normando principalmente questo settore, ma come altresì abbia poi plasmato la disciplina dei b/s sulla falsariga di quella sui lavori, adottando procedure ed istituti non sempre compatibili con forniture e servizi (vista anche la diversità delle dinamiche economiche).
Nella Tabella 1 (pagg. 2-6 di entrambi i Quadrimestri) si può infatti vedere come - nei settori ordinari – non solo le gare in materia di forniture abbiano avuto un aumento del 30% nel 1° quadrimestre e quasi del 22% nel 2° quadrimestre (comprensivo però del mese d'agosto), rispetto ai medesimi periodi nell'anno precedente, e che per i servizi si parla invece di un aumento del 29,2% nel 1° quadrimestre e del 29,7% nel 2° quadrimestre, mentre i lavori crescono meno (13,6% nel 1° quadrimestre e del 12,4 % nel 2°) ma sopratutto come, in termini assoluti (ovvero per importi messi in gara), la differenza fra le forniture (10.788.125.090 € nel 1° quadrimestre e 8.336.214.834 € nel 2° quadrimestre), i servizi (10.501.217.608 € nel 1° quadrimestre e 11.319.572.382 € nel 2° quadrimestre), rispetto ai lavori (4.908.172.465 € nel 1° quadrimestre e 4.721.072.654 € nel 2° quadrimestre) è tale per cui non solo i servizi sono il settore in cui si appaltano gli importi piu' elevati, ma come assieme i beni e servizi raggiungono (nel 1° e 2° quadrimestre 2015) quasi i 20 miliardi € d'appaltato, mentre le opere non raggiungono neppure i 5 miliardi.
Siamo quindi nell'ordine del rapporto da 1 (opere) a 4 (beni e servizi); il divario risulta inferiore nei settori speciali, ma resta comunque sempre significativo (da 1 a 3), tanto da poter dire che il comparto delle opere risulta oramai il meno rilevante nel mondo degli appalti (settori ordinari e speciali) complessivamente inteso.
La Tabella 2 mette invece a confronto gli appalti ordinari con quello dei settori speciali e ci mostra come questi ultimi non solo risultino in forte aumento fra i periodi analoghi nei diversi anni (+ 60,5% nel 1° quadrimestre; + 85,3% nel 2° quadrimestre) ma come addirittura, nel 2° quadrimestre del 2015, l'importo complessivo appaltato in termini assoluti nei settori speciali (13.772.452.179 €) sia oltre la metà di quello del settore ordinario (24.376.859.871 €), a chiara dimostrazione del fatto che oramai i settori speciali non sono piu' la “cenerentola” degli appalti e che raggiungono complessivamente importi d'affidamento d'elevatissimo valore.
La Tabella 3, invece, è l'unica conferma che viene ad questi dati statistici, ovvero che in entrambi i settori (ordinario e speciale) il maggior numero d'affidamenti si ha nella fascia di importi elevati (gare dai 5 a 25 milioni di euro e gare superiori ai 25 milioni), con l'unica “curiosità” rappresentata dal fatto che, nei settori speciali, le gare sopra i 25.000.000 € sono cresciute, dal 1° quadrimestre 2014 al 1° quadrimestre 2015 del 202 %, mentre nel 2° quadrimestre (solo) del 182 %, a dimostrazione comunque di un trend che vede sempre piu' l'indizione di procedure dagli importi considerevoli.
Queste brevi considerazioni ci consentono dunque d'attendere la pubblicazione del nuovo Codice ben consci che le opere pubbliche non sono piu' il settore “trainante” degli appalti, che la liberalizzazione dei settori speciali sta finalmente dando i suoi “frutti” (con un aumento vertiginoso degli affidamenti) e che, infine, gli interventi del precedente Legislatore sugli appalti hanno certamente incentivato l'indizione di maxi-gare.