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A FRONTE DI GRAVI CARENZE E NEGLIGENZE NELLA CONDOTTA DEL MEDICO, L'ASL “PUO RICHIEDERE IL CONTO”.

10/03/2012

Corte dei Conti - Sez. Giur. Sicilia - n. 190 del 23 gennaio 2012.

In una notte del 1991, al pronto soccorso dell'Ospedale Civico e Benfratelli di Palermo, un medico di guardia non provvedeva a visitare un paziente giunto in precarie condizioni fisiche, affetto da forti dolori al torace, ne tanto meno ad eseguire accertamenti strumentali ( ecocardiogramma, elettrocardiogramma).

Il medico infatti, seduto alla propria scrivania, si limitava a raccogliere sommarie informazioni sullo stato di salute del paziente, delegando l'infermiere alla sola misurazione del battito cardiaco e della pressione arteriosa.

Il paziente, successivamente dimesso su indicazione del sanitario, decedeva pochi minuti dopo il suo rientro in casa.

A quanto accaduto seguiva la condanna del medico per omicidio colposo e la condanna dello stesso, in solido alla Asl, al risarcimento del danno in favore dei familiari della vittima pari a circa un milione e quattrocentomila euro.

L'Azienda risarciva per intero il danno ma, ritenendo vi fosse colpa grave del sanitario, segnalava la questione alla procura presso la Corte dei Conti che intraprendeva un'azione nei confronti del medico al fine di ottenere il ristoro del danno erariale subito.

La Corte dei Conti, investita della questione, condannava il medico al pagamento della somma di euro 1.416,330 in favore dell'Azienda Sanitaria: cio ritenendo sussistente un profilo di responsabilita ammnistrativa per colpa grave con possibilita quindi da parte dell'amministrazione di recuperare quanto ingiustamente sborsato a seguito della condotta di un proprio dipendente.

Da una attenta analisi della condotta posta in essere dal medico nel caso di specie, emergono tutta una serie di elementi che denotano come le stessa fosse indubbiamente caratterizzata da una colpa grave, presupposto indispensabile per il sorgere della responsabilita amministrativa verso l'Ente datore di lavoro che ha provveduto al risarcimento.

Nessun dubbio, pertanto, e sorto alla Corte dei Conti in merito alla condanna del sanitario negligente.