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Referti medici on line: in arrivo le regole del Garante privacy
DELIBERAZIONE GARANTE PRIVACY 25 GIUGNO 2009
Da tempo diversi laboratori, cliniche e ospedali offrono servizi di refertazione di esami clinici: tale modalita comporta infatti un enorme risparmio di costi ma anche nella velocita di ricezione dei risultati medici.
Tuttavia, questo importante ed innovativo processo di ammodernamento tecnologico della sanita pubblica e privata proceda seguendo regole rigorose, tanto piu in mancanza di una normativa che disciplini questa nuova modalita di consegna.
A tal scopo il Garante per la protezione dei dati personali ha approvato specifiche "Linee guida in tema di referti on line" che individuano misure e accorgimenti a garanzia dei cittadini, sia nell'ipotesi di ricezione del referto via mail, sia nel caso in cui il paziente ricorra al download degli esami clinici direttamente dal sito web della struttura sanitaria.
Questi i punti principali stabiliti dalle Linee guida.
Potranno essere predisposti sistemi di referti medici online: ai risultati di analisi cliniche, di radiografie e referti direttamente sulla propria email o consultabili online da casa, solo con il consenso dell'assistito e nel pieno rispetto delle misure di protezione dei dati sanitari. In particolare, andrebbero escluse dalla refertazione online indagini delicate come quelle genetiche, mentre vanno garantiti adeguati standard di sicurezza tecnologica.
L'adesione al servizio dovra essere facoltativo e il referto cartaceo dovra essere comunque disponibile. L'assistito dovra dare il suo consenso sulla base di una informativa chiara e trasparente.
Le strutture che offrono la possibilita di archiviare e continuare a consultare via web i referti dovranno fornire una ulteriore specifica informativa e acquisire un autonomo consenso.
Il referto, inoltre, dovra essere accompagnato da un giudizio scritto e dalla disponibilita del medico a fornire ulteriori indicazioni su richiesta dell'interessato.
È previsto che i referti siano a disposizione online per un massimo di 30 giorni e che ci siano elevate misure di sicurezza tecnologica. Sulle Linee guida e stata avviata una consultazione pubblica che si concludera il 30 settembre, per acquisire, prima della definitiva adozione, osservazioni e commenti da parte di organismi e professionisti sanitari pubblici e privati, medici di base, pediatri, organismi rappresentativi, associazioni di pazienti.