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PRIVACY: anche il marketing con il web deve essere fatto rispettando il trattamento dati

20/04/2015

Garante Privacy - Vademecum marketing e privacy 2015

Nuovamente il Garante torna sulle problematiche del rispetto del trattamento dati nelle attività di marketing. Questa volta lo fa con un nuovo vademecum “Viva  i consigli, abbasso lo spam".

Sicuramente  è un tema di grande interesse: l’uso di Internet per fare pubblicità e marketing è in esponente crescita in tutti i settori merceologici.

Il Vademecum ha come obiettivo quello di spiegare al consumatore quali sono i diritti e come esercitarli, ma al contempo consente alle imprese di verificare se il proprio sito o strumento di marketing è a prova di privacy. Le aziende, infatti, nel documento del Garante possono trovare  indicazioni su come poter affiancare il consumatore - ascoltandolo e fidelizzandolo senza essere invadenti - e approfondire i tanti provvedimenti adottati dal Garante per sviluppare corrette pratiche di marketing.

Il vademecum analizza in maniera specifica i problemi ricorrenti legati alle promozioni telefoniche e al funzionamento del Registro delle Opposizioni, così come alle tessere di fidelizzazione, ma anche quelli posti dalle nuove frontiere della comunicazione (come le promozioni tramite e-mail, la messaggistica istantanea e i social network).

Il testo è suddiviso in otto capitoli strutturati in forma di domanda/risposta, così da rendere più agevole l’approfondimento dei quesiti che vengono posti al Garante con maggiore frequenza: “Privacy e marketing nell’impresa”, “Libertà al consumatore: informativa e consenso”, “Finalità e disponibilità: asso pigliatutto”, “Le differenze tra i personal shopper e i disturbatori”, “La ricerca del cliente e lo scambio dei dati”, “Le promozioni al telefono”, “Web e social network, liberi dallo spam”, “Aiuto! a chi mi rivolgo?”.

Il vademecum si chiude con un’appendice ricca di riferimenti utili per chi vuole approfondire i principali provvedimenti adottati da Garante in questo settore.

Certo il provvedimento viene pubblicato in questo periodo quando i siti internet che non lo hanno ancora fatto stanno provvedendo ad adeguarsi al provvedimento generale sui coockie, pubblicato lo scorso anno e da attuarsi entro il 2 giugno p.v. (sul punto si rinvia al nostro approfondimento in materia)

La normativa sui coockie non è certo da prendere sotto gamba. Nel provvedimento, infatti, il garante ha previso pesanti sanzioni: da 6.000 a 36.000 € per informativa non idonea o mancante ai quali si aggiungono da 10.000 a 120.000 € per l’inserimento di un cookie non autorizzato.