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Il proprietario di un immobile affittato all’abusivo risponde di concorso in esercizio abusivo della professione?
Cassazione Penale 29 gennaio 2013 n. 4310
Il caso è quello di un odontotecnico che svolgeva la propria attività nei locali di proprietà delle moglie che glieli aveva affittati.
La Corte di Appello di Torino condannava il primo a nove mesi di reclusione per esercizio abusivo della professione e la seconda ad una multa (di 2000 euro) per aver agevolato concorso nel reato commesso dal marito. La sentenza di Cassazione conferma le pene della Corte di Appello. In particolare, per quanto attiene alla posizione della moglie, la sentenza chiarisce bene che tale responsabilità deriva dall’essere proprietaria dell’immobile e, ovviamente, a conoscenza e consapevole dell’attività del marito.
Come tale avendo affittato l’immobile aveva agevolato la commissione del reato.