Vuoi ricevere i nostri aggiornamenti?
Gare telematiche: il Consiglio di Stato si scaglia contro l’eccessiva rigidità delle piattaforme
Consiglio di Stato, Sez. VII, 1/7/2024, nr. 5789
La questione, che ha comportato una netta presa di posizione del Consiglio di Stato, ha visto una concorrente esclusa da una procedura di gara per avere violato il principio di segretezza delle offerte, avendo ella inviato l’offerta tecnica non tramite piattaforma telematica, bensì via WeTransfer e all’indirizzo PEC dell’Ente.
A prima vista sembrava effettivamente la concorrente essere incappata in un vizio insanabile non avendo ottemperato alle indicazioni previste dalla lex specialis, ma tuttavia, a ben vedere, è risultata invece la Stazione Appaltante eccessivamente rigida nell’escludere la concorrente.
Difatti, inizialmente la S.A. aveva previsto l’obbligo per le concorrenti d’allegare alla busta telematica una bozza di un progetto esecutivo con uno spazio massimo consentito di 100MB. Tuttavia in corso di procedura la stessa Amministrazione modificava il disciplinare richiedendo non più una mera bozza, ma un progetto esecutivo completo in ogni sua parte, dimenticando, però, d’aumentare lo spazio di upload, che infatti rimaneva immutato a 100MB.
Accadeva quindi che una concorrete giunta all’ultimo giorno utile per la presentazione delle offerte vedesse rifiutato dal sistema il deposito della busta tecnica poiché superata la capienza massima concessa.
Veniva immediatamente segnalata al RUP la circostanza con richiesta d’aumentare il limite di upload, ma tuttavia non perveniva alcun riscontro in tempo utile. Pertanto la concorrente, nel timore di sforare il termine di presentazione delle offerte, provvedeva a generare a mezzo del servizio WeTransfer un link, per un “peso” totale file di 200MB, e provvedeva ad inviarlo tempestivamente via PEC.
Solo successivamente, e dunque dopo la scadenza del termine di presentazione delle offerte, veniva comunicato alla concorrente avere la piattaforma aumentato lo spazio di upload dei documenti. In ogni caso la concorrente veniva esclusa per lesione del principio di segretezza delle offerte.
A questo punto si giunge al Consiglio di Stato il quale, chiamato a dirimere in ultima istanza il contenzioso, ha sancito invece come l’esclusione fosse del tutto illegittima
Osservano i Giudici che il ricorso alle modalità telematiche di gara dovrebbe rispondere alla ratio di snellire e velocizzare le procedure, riducendo gli adempimenti formali e promuovendo l’interazione tra stazione appaltante e concorrenti, in un un’ottica di semplificazione e leale collaborazione.
Pertanto una volta edotta del problema avrebbe dovuto la S.A. disporre una proroga del termine di presentazione delle offerte o, in mancanza consentire l’integrazione della documentazione, e non frapporsi alla concorrente.
Occorre quindi evidenziare un cambio di visione del Consiglio di Stato che in passato, e in più occasioni, aveva sempre “bacchettato” le concorrenti che si apprestavano a depositare l’offerta telematica l’ultimo giorno utile, poiché queste avrebbero dovuto mettere in conto possibili problematiche della piattaforma o in fase di deposito.
Nel caso specifico, invece, il Consiglio di Stato non intravede alcuna violazione del principio di autoresponsabilità con riguardo al tempo stimato dal concorrente per caricare l’offerta sulla piattaforma. Pur avendo l’offerente iniziato le operazioni di caricamento alle ore 13:59, a fronte del termine di scadenza delle ore 18:00, hanno reputato i Giudici essere quattro ore un tempo del tutto congruo per poter completare l’operazione, considerato che, oltretutto, nel caso di specie non s’era verificato un malfunzionamento della piattaforma, ma solo una errata previsione della Amministrazione sul “peso” massimo consentito ai fini dell’upload dei documenti.
Pertanto l’invio del WeTransfer entro i termini di scadenza è stato ritenuto dai Giudici soluzione corretta per non incappare nelle decadenze temporali indicate dalla lex specialis.
Rubrica "Appalti pubblici e digitalizzazione"
Leggi gli altri articoli presenti nella nostra rubrica dedicata.