Adriano Colomban

Aree Legali

L’avv. Adriano Colomban collabora con lo Studio Legale Stefanelli&Stefanelli principalmente in materia di diritto delle imprese e del lavoro, appalti pubblici, gestione e recupero del credito.

Per quanto riguarda gli appalti pubblici, si occupa della fase preliminare di partecipazione alle procedure concorsuali d'appalto, della successiva fase d'esecuzione del contratto, nonché dell’eventuale fase di contenzioso giudiziale ed arbitrale, con patrocinio legale in tutto il territorio nazionale. Gestisce inoltre gli aspetti civili, giuslavoristici e amministrativi correlati all'attività dell'imprenditore.

Ha frequentato la Scuola di Alta Formazione in Diritto del lavoro, Sindacale e della Previdenza Sociale dell’AGI (Associazione Giuslavoristi Italiani), la Scuola C.S.I.M.A. Centro Studi Indirizzo Magistratura Avvocatura in Bologna. In ambito post-universitario ha conseguito presso l'Alma Mater Studiorum dell'Università di Bologna un Master Internazionale di Studi sulla Filantropia e l’imprenditorialità Socialmente Responsabile e ha partecipato al Corso di Alta Formazione Tributaria tenuto dalla stessa.

È autore di articoli e approfondimenti giuridici in riviste di settore, e partecipa come docente a seminari e master, principalmente in materia di appalti, legislazione anticorruzione e gestione del credito.

Ultime pubblicazioni

22/10/2025

Principio del risultato: il Consiglio di Stato fissa un limite invalicabile

I requisiti minimi fissati in modo chiaro e inequivocabile sono un fondamento della legalità e della par condicio. Se la Stazione Appaltante ha richiesto in termini imperativi una specifica tecnica, questa non può essere sostituita da una presunta equivalenza invocando il principio di risultato. 

Cons. Stato, Sez. IV, 18/09/2025, nr. 7361
Cons. Stato, Sez. III, 19/09/2025, nr. 7386

02/10/2025

Bandi di gara: tra l'insidia dei chiarimenti e il primato dell'interpretazione sistematica

Con due innovative sentenze, il Consiglio di Stato traccia i confini della responsabilità precontrattuale e della corretta lettura della lex specialis. Un chiarimento “sbagliato” della P.A. in una gara può obbligarla al risarcimento del danno, mentre l'interpretazione letterale del bando cede il passo a quella sistematica. 

Cons. Stato, Sez. V, 26/08/2025, nr. 7105
Cons. Stato, Sez, V, 04/07/2025, nr. 5818