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E' LEGITTIMA L'INDIZIONE DI UNA PROCEDURA AD EVIDENZA PUBBLICA PER LA CONCESSIONE DEGLI SPAZI DELLA CARTELLONISTICA PUBBLICITARIA
Con la recente sentenza del 5/2/2013 il Consiglio di Stato ha statuito in merito alla legittimità di una procedura competitiva per la concessione di spazi pubblici da utilizzare per la collocazione di impianti pubblicitari da parte di operatori economici privati. Nella fattispecie una società operante nel settore della diffusione pubblicitaria in Sicilia aveva impugnato la delibera del Comune di Caltanissetta portante il piano generale degli impianti pubblicitari, nonché il bando di gara per la concessione delle superfici individuate da suddetto piano, ed i giudici amministrativi hanno dovuto verificare, innanzitutto, la legittimità della messa in gara di spazi del suolo pubblico per l'installazione degli impianti privati di affissione commerciale. Due erano le diverse posizioni giurisprudenziali sul campo: secondo la prima tesi chi intende fare pubblicità sarebbe titolare di un mero diritto “alla libera attività d'affissione diretta”, sottoposto solo all'autorizzazione comunale (a seguito di regolare domanda) mentre, secondo l'altra tesi, la concessione degli spazi pubblici per attività pubblicitarie sarebbe da affidarsi correttamente tramite pubblica gara, in quanto rappresenterebbe uno strumento per la piena attuazione del principio di libera iniziativa economica, consentendo a nuovi operatori l'ingresso in un mercato che altrimenti resterebbe riservato a quanti hanno ottenuto in passato le dovute autorizzazioni. L'Adunanza Plenaria, appoggiando il secondo orientamento, ritiene che l'indizione di una gara per l'affidamento di spazi pubblici per la collocazione di impianti pubblicitari commerciali sia legittima, dovendosi altrimenti ricorrere all'unico criterio alternativo dell'ordine cronologico di presentazione delle domande, criterio sicuramente meno certo, da un lato, ad assicurare l'interesse pubblico ad un uso più efficiente del suolo pubblico e, dall'altro, a garantire un legittimo confronto concorrenziale fra gli operatori economici privati. Quanto sopra esposto è peraltro coerente con i principi comunitari di non discriminazione, parità di trattamento e trasparenza ed il Consiglio di Stato ha chiarito da tempo che, sul presupposto che la concessione di un'area pubblica sia un'occasione di guadagno per gli operatori economici, una procedura competitiva per il rilascio di detta concessione è tanto piu' legittima quanto necessaria per l'osservanza dei ricordati principi posti a presidio e tutela del principio fondamentale di piena concorrenza.
CONSIGLIO DI STATO ADUNANZA PLENARIA 25/2/2013, N. 5