Vuoi ricevere i nostri aggiornamenti?

Registrati per accedere ai contenuti riservati e iscriverti alla nostra newsletter

AUTORIZZAZIONE ED ACCREDITAMENTI: Non e un Paese per nomenclatori tariffari. Il consiglio di Stato dichiara legittimo il DM 18 Ottobre 2012: il Nuovo Tariffario Nazionale (a scadenza) per gli accreditati

13/10/2014

Consiglio di Stato, sentenza n. 3921/2014 depositata in data 23/07/2014

Finora l’attenzione in tema di assistenza ambulatoriale al soldo del SSN, si è concentrata per buona parte sulla legittimità del perpetuo sconto del 2-20% sulle prestazioni specialistiche e di laboratorio, previsto dalla Finanziaria 2007 (vedi articolo del 16 aprile u.s.), cannibalizzando così altre importanti decisioni come quella che invece oggi si intende esaminare.

Questo il caso

L’AIOP, assieme a molte altre associazioni di categoria, impugnava avanti al TAR Lazio il DM 18 ottobre 2012 recante disposizioni relative alla remunerazione di strutture che erogano assistenza ospedaliera e ambulatoriale a carico del SSN, annunciato dal Ministero della Salute con COMUNICATO STAMPA n. 142 martedì 2 luglio 2013 nel modo seguente:

“In attuazione delle previsioni del decreto legge n. 95 del 2012 (c.d. Spending Review) il Ministro della salute pro-tempore ha emanato il decreto 18 ottobre 2012 per determinare le tariffe massime di riferimento per la remunerazione delle prestazioni di assistenza ospedaliera per acuti, di assistenza ospedaliera di riabilitazione e di lungodegenza post acuzie e di assistenza specialistica ambulatoriale valide sino al 31 dicembre 2014.”

Tale (ri)determinazione delle tariffe sarebbe dovuta avvenire attraverso l’utilizzazione dei “dati di costo disponibili” e mediante il confronto con le associazioni di categoria in grado di offrire elementi fondamentali per la conoscenza dei meccanismi di controllo dei costi.

In realtà il Ministero decideva in via autonoma.

L’AIOP pertanto decideva di impugnare prima al TAR poi al Consiglio di Stato per i seguenti motivi:

  • innanzitutto le tariffe massime ivi previste subivano una notevole riduzione tale da non remunerare adeguatamente i costi di produzione, non permettendo ai laboratori di lucrare alcun utile

  • vi sarebbe stata carenza di istruttoria e di motivazione in quanto non sarebbe stato tratto un campione rappresentativo dei dati di costo dei laboratori di analisi pubblici e privati operanti in tutte le regioni

  • vie era una ulteriore illegittimità derivante dai rimandi, presenti nel testo del DM, ai precedenti Decreti Ministeriali del 1996 (Tariffario Bindi) e del 2006 (Tariffario Turco), rispettivamente annullati dal Giudice Amministrativo con le note sentenze n. 1839/2001 del Consiglio di Stato e 12978/2007 del TAR.

Tuttavia il Consiglio di Stato respingeva gli appelli proposti pronunciandosi circa la legittimità del Nuovo Tariffario 2012.

Le motivazioni, analoghe a quelle svolte dal Tar Lazio, sono riassumibili nell’assunto C’È CRISI E C’E’ URGENZA DI USCIRNE.

Il DM impugnato a dir del Consiglio di Stato, sacrificò la certezza istruttoria a vantaggio dell’esigenza del tutto straordinaria ed eccezionale di rientrare del disavanzo pubblico e fronteggiare la grave situazione finanziaria in cui versa(va) il sistema sanitario mediante interventi correttivi immediati.

Tra i quali quello impugnato, evidentemente.

Il nuovo Nomenclatore Tariffario, pur valido, ha comunque i giorni (circa 70) contati. Da un’attenta lettura delle sentenze poi, tra cui quella in commento, pare evidente che il Consiglio di Stato auspichi che in futuro (molto prossimo) la determinazione delle tariffe ed il loro aggiornamento venga effettuato con
approfondimenti istruttori che tengano conto dei dati di costo effettivi e del confronto con le Associazioni di categoria sull’esito degli stessi, al fine di
assicurare alle tariffe una reale remuneratività.

In sostanza pur “salvando” il DM per ragione di crisi economica, la via che il Consiglio di Stato indica non è quella “semplificata” ma quelle che va ad analizzare le voci di costi e promuove il rapporto con la associazioni di categoria.

Chissà se il prossimo tariffario sarà quello giusto!