AUTORIZZAZIONI: Il “NO” del Consiglio di Stato all’operativita della S.C.I.A. nel settore della autorizzazioni sanitarie

Consiglio di Stato – Sez. III; Sent. n. 728 del 14.02.2014

Vano l’ennesimo tentativo di un Centro di fisiokinesiterapia abruzzese di invalidare il provvedimento di annullamento in autotutela, emesso dal Comune di Ortucchio (AQ), dell’atto di autorizzazione definitivo all’esercizio precedentemente rilasciato alla struttura.
La società appellante era all’epoca dei fatti titolare dell’autorizzazione regionale solo per attività di fisiokinesiterapia. L’autorizzazione definitiva, in un primo tempo concessa al Centro di riabilitazione, veniva poi annullata dallo stesso Comune competente. A nulla erano valsi i tentativi esperiti della struttura di impugnare l’atto di annullamento ritenuto illegittimo, sempre rigettati dai due gradi della giustizia amministrativa sulla base del seguente comune rilievo: la D.I.A. (oggi, Segnalazione Certificata di Inizio Attività ) non può operare nel settore delle autorizzazioni sanitarie.
Secondo il Consiglio di Stato intervenuto a conferma della coerenza del percorso argomentativo del provvedimento impugnato, la D.I.A. non può sostituire il titolo legittimante all’apertura e all’esercizio delle strutture sanitarie, non può sostituire l’autorizzazione.
Il Collegio, investito della questione per ben due volte in ordine all’inoperatività della D.I.A. (la seconda volta per decidere sulla revocazione della sentenza), ha dunque approfonditamente esaminato i profili di legittimità denunciati dall’appellante, giungendo alla conclusione che, nell’attuale quadro normativo, nazionale e regionale, la Denuncia di Inizio Attività non può costituire titolo legittimante alla realizzazione di strutture e all’esercizio di attività sanitarie.
Tutto assolutamente corretto e condivisibile.
Spiace tuttavia constatare che, lontano dall’ottica di costruire un sistema omogeneo ed equo in ambito sanitario, non vi è cenno alcuno alle altre diversissime realtà regionali, una su tutte il sistema lombardo, ove l’autorizzazione all’esercizio è sostituita dalla presentazione alla ASL competente di una S.C.I.A..
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