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Anche l’ambiente entra nella 231

05/12/2011

D.Lgs. 7 luglio 2011, n. 121 Gazzetta Ufficiale, Serie generale, n. 177 del 1 agosto 2011

L'estate ha portato importanti novita alla Responsabilita amministrativa delle imprese: con il D.Lgs. 7 luglio 2011, n. 121, recante " Attuazione della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell'ambiente, nonche della direttiva 2009/123/CE che modifica la direttiva 2005/35/CE relativa all'inquinamento provocato dalle navi e all'introduzione di sanzioni per violazioni" il D.lgs. 231/2001 e stato arricchito dei reati ambientali (art. 25-undecies del d.lgs. 231/01).

Quali nuovi reati introduce?
Vengono inseriti due nuovi reati:

Codice penale, art. 727-bis - Uccisione, distruzione, cattura, prelievo, detenzione di esemplari di specie animali o vegetali selvatiche protette

Codice penale, art. 733-bis. - Distruzione o deterioramento di habitat all'interno di un sito protetto

A tali fattispecie del tutto nuove del nostro ordinamento si aggiungono altre fattispecie legate alla gestione dei rifiuti e degli scarichi, ovvero, in estrema sintesi:

  • Scarichi di acque reflue industriali contenenti sostanze pericolose
  • Scarichi di acque reflue industriali contenenti sostanze pericolose in difformita da prescrizioni
  • Scarichi di acque reflue industriali contenenti sostanze pericolose oltre i valori limite
  • Scarichi su suolo, sottosuolo e acque sotterranee
  • Scarico da navi o aeromobili di sostanze vietate
  • Attivita di gestione di rifiuti non autorizzata
  • Discarica non autorizzata
  • Deposito temporaneo rifiuti sanitari pericolosi
  • Bonifica dei siti e bonifica dei siti da sostanze pericolose
  • Violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari
  • Traffico illecito di rifiuti
  • Attivita organizzate per il traffico illecito di rifiuti
  • Attivita organizzate per il traffico illecito di rifiuti ad alta radioattivita
  • Sistema informatico di controllo della tracciabilita dei rifiuti
    Cosa devono fare le aziende per adeguarsi?
    Per prima cosa, le aziende dovranno fare un check-up complessivo dal punto di vista ambientale in particolare per quel che riguarda le tematiche legate alle nuove sanzioni previste all'interno del decreto per ogni fattispecie di reato. Inoltre, dovranno aggiornare quanto prima i propri Modelli Organizzativi di cui al D.lgs. 231/2001 gia redatti per gli altri reati (quali ad esempio i reati legati alla sicurezza sui luoghi di lavoro), inserendo quanto previsto per la tutela dell'ambiente.

Lo Studio Legale e a disposizione per chiarimenti o approfondimenti.