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UN’OFFERTA VICINA ALLO 0, ANCHE SE RELATIVA AD ALCUNE VOCI (AD ES. PERSONALE ECC.) PUO ESSERE RITENUTA AMMISSIBILE ?
Una offerta economica, la cui componente costituita dal personale risulta indicato in un valore pari a zero, e una offerta commercialmente inattendibile; nel caso specifico il TAR Capitolino ha ritenuto che la circostanza secondo cui l'impresa partecipante giustifica il mancato costo del personale in quanto gia pagato da un terzo, il quale gia impegna lo stesso personale in altro appalto, fa dubitare della certezza e stabilita della prestazione medesima in quanto, a monte, non esiste un vincolo giuridicamente sicuro. In altri termini se il personale offerto risulta gia posto a disposizione di un altro committente, il quale paga un corrispettivo, e lo stesso personale e ora offerto alla stazione appaltante, alla quale (per questo) non viene richiesto alcun corrispettivo, e tuttavia legittimo temere che, nell'eventualita in cui detto personale debba esser posto nell'obbligo di scegliere verso quale dei due committenti prestare servizio, venga (certamente) maggiormente garantito il cliente che paga piuttosto che quello che ne fruisce gratuitamente, rendendo in tal modo tale seconda prestazione inattendibile e, di conseguenza, l'offerta pari a 0 in una pubblica gara assolutamente inammissibile.
[T.A.R. Lazio, Roma, I-ter 4/1/2008, n. 36]
L'offerta a costo zero di alcuni servizi oggetto di appalto e ammissibile solo quando l'imprenditore puo realizzare economie di scala, cioe quando puo giovarsi di eccezionali condizioni di favore che gli consentono di offrire a costo zero alcuni servizi, senza ripercussioni sui costi di impresa. Dette condizioni possono, ad esempio, consistere nella concomitante esecuzione, nella medesima zona, di un altro appalto, circostanza per cui la corretta esecuzione del servizio oggetto della presente gara puo legittimamente avvenire con impiego della medesima forza lavoro e, soprattutto, alle medesime condizioni salariali, senza aggravio di oneri per l'imprenditore e, cio che piu che conta, senza una indebita compressione dei minimi contrattuali da garantire ai dipendenti dell'impresa.
[T.A.R. Puglia, Lecce, I° 9/1/2008, n. 55]