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Non puo essere oggetto di avvalimento l'iscrizione nel registro delle imprese

13/09/2013

[Parere AVCP 23/4/2013, n. 64]

Altro interessantissimo parere dell'Autorità di Vigilanza su Contratti Pubblici è quello assunto relativamente alla questione di legittimità del ricorso all'avvalimento per quei requisiti che, pur non essendo elencati nell'art. 38 del Codice, sono comunque connotati da un'intrinseca natura “soggettiva”, in quanto acquisiti sulla base di elementi strettamente collegati alla capacità soggettiva dell'operatore e, quindi, non scindibili da esso come, ad esempio, l'iscrizione nel Registro delle Imprese tenuto presso le Camere di Commercio di cui all'art. 39 D.lgs. n. 163/06. Con il parere n. 64/2013 l'AVCP ha affrontato la questione statuendo che i requisiti di cui al citato art. 39 D.Lgs. n. 163/06 (ossia i requisiti di idoneità professionale), in quanto connotati da un elevato tasso di soggettività, non possono essere oggetto di avvalimento. Per tale ragione la mancata iscrizione nel Registro delle imprese non può essere supplita tramite l'iscrizione di altra impresa (ausiliaria), attesa la natura squisitamente soggettiva dell'adempimento di cui si discute. Il sovraesposto orientamento è stato condiviso anche dalla giurisprudenza amministrativa che, al pari dell'AVCP, ritiene insuscettibili di avvalimento i requisiti di cui agli artt. 38 e 39 D.lgs. n. 163/06, trattandosi di requisiti di onorabilità, moralità e professionalità, intrinsicamente legati al soggetto concorrente ed alla sua idoneità a porsi come valido e affidabile concorrente per l'amministrazione.