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Licenziamento e controlli a distanza del lavoratore

16/04/2020

Cass. Sez. Lavoro, 24/02/2020, n. 2020/4871

Con una informativa corretta, il controllo a distanza dei lavoratori è possibile e con esso l'esercizio del potere disciplinare del datore di lavoro.

La vicenda sottoposta ad esame è relativa ad una dipendente di un istituto bancario a cui, a seguito di controlli predisposti dalla banca, era stato contestato di aver avuto accesso ad informazioni finanziarie dei clienti senza una giustificazione connessa con la sua prestazione di lavoro. Nel corso del giudizio era stato dimostrato che la banca aveva dato a tutti i dipendenti attenta informativa sia sulla riservatezza dei dati trattati, sia sui controlli che sarebbero stati fatti sugli strumenti di lavoro utilizzati dal personale. Il licenziamento che ne era scaturito era stato confermato anche in sede di legittimità.

La pronuncia in esame presenta delle conferme e questioni innovative.

Queste ultime sono la totale irrilevanza, ai fini del decidere, della precisa indicazione delle mansioni lecite e quelle vietate, ben potendo essere sufficiente indicare in generale (e per obiettivi) le caratteristiche dei dati di cui si viene conoscenza, e la loro conseguente riservatezza.

Le conferme che troviamo in sentenza invece sono relative all'assorbimento di ogni altra valutazione, laddove il datore di lavoro abbia predisposto una attenta informativa da un lato su come debbono essere utilizzati gli strumenti di lavoro, e dall'altro che da un utilizzo illecito degli stessi - a seguito di controlli - possono scaturire procedimenti disciplinari con esiti infausti per il lavoratore. In particolare, pare potersi affermare l'assoluta liceità di un controllo a distanza sull'attività svolta dal lavoratore se lo stesso è stato informato della riservatezza dei dati trattati, con conseguenze inevitabili sotto il profilo disciplinare in caso di gravi violazioni di privacy.

Sul punto si consideri che con l'implementazione dello smartworking che sempre più caratterizzerà le modalità con cui verrà espletata l'attività lavorativa nel prossimo futuro anche a seguito dell'pidemia da Covid - 19, si renderà sempre più necessario predisporre attenta informativa ai dipendenti di come gli stessi saranno chiamati a rendere la prestazione lavorativa da remoto, con particolare riferimento all'utilizzo degli strumenti informatici di cui gli stessi saranno dotati. Di più.

Il “lavoro da casa” dovrà avvenire in maniera attenta e scrupolosa come quello prestato in ufficio, poiché il controllo datoriale potrà essere, anche da remoto, pregnante e incisivo come quello esercitato nella sede di lavoro.