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Intelligenza artificiale: cos'è? Come si sta preparando l’Unione Europea ad affrontare la sfida del futuro?
Con "intelligenza artificiale" si indicano i sistemi che mostrano un comportamento intelligente analizzando il proprio ambiente e compiendo azioni, con un certo grado di autonomia, per raggiungere specifici obiettivi.
I sistemi basati sull’IA possono consistere solo in software che agiscono nel mondo virtuale oppure incorporare l’IA in dispositivi hardware (es. robot avanzati, applicazioni dell’internet of things).
Molte tecnologie di IA richiedono dati per migliorare le loro prestazioni.
Raggiunto un buon livello di prestazioni possono contribuire a migliorare ed automatizzare un processo decisionale.
L’aumento della potenza di calcolo e della disponibilità dei dati ed il progresso negli algoritmi hanno reso l’IA una delle tecnologie più strategiche del 21° secolo.
Di fronte ad un’accanita concorrenza mondiale, l’UE evidenzia la necessità di un solido quadro di riferimento europeo, che conduca ad incrementare la capacità industriale e tecnologica dell’Unione e l’adozione dell’IA in tutti i settori economici.
Da un punto di vista etico e giuridico la Commissione sottolinea come sia fondamentale un ambiente improntato a fiducia e responsabilità, e conseguentemente lo sviluppo di un quadro giuridico solido ed equilibrato, di cui sotto molti punti di vista esistono già le basi.
- Il GDPR (Regolamento 679/2016 sulla protezione dei dati) garantisce un alto livello di protezione dei dati personali nonché il rispetto dei principi del trattamento dei dati per impostazione predefinita nella progettazione di qualsiasi strumento di trattamento (privacy by default).
Il Regolamento 679/2016 garantisce la libera circolazione dei dati personali all’interno dell’UE e contiene disposizioni sul processo decisionale basato unicamente sul trattamento automatizzato, compresa la profilazione; gli interessati hanno il diritto di ricevere informazioni significative sulla logica utilizzata e il diritto di non essere sottoposti ad una decisione basata unicamente sul trattamento automatizzato di dati.
La Commissione si impegna comunque a seguire da vicino l’applicazione del GDPR in materia di AI.
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L’Unione vanta inoltre standard elevati in termini di sicurezza e di responsabilità per danno da prodotti difettosi; la Commissione sta però valutando, alla luce delle nuove sfide poste dall’IA, l’adeguatezza di norme fondamentali come la Direttiva in materia di responsabilità da prodotti difettosi e la direttiva macchine.
- La Commissione ha inoltre avanzato una serie di proposte nell’ambito della Strategia per il mercato digitale, come il regolamento sulla libera circolazione dei dati non personali, il Regolamento sull’e-privacy e la legge sulla sicurezza informatica.
La strada tracciata dalla Commissione è quella di un quadro normativo unico volto a tutelare i diritti dei consumatori e contemporaneamente a cogliere le potenzialità di sviluppo delle nuove tecnologie della IA nell’ambito di un mercato digitale europeo unitario.
Con l’intento primario di mettere la forza dell’IA al servizio del progresso umano, intento egregiamente riassunte nelle leggi di Asimov – “(1)Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno. (2) Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge. (3) Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge”-, che secondo il Parlamento europeo devono essere rivolte ai progettisti, ai fabbricanti ed agli utilizzatori di AI.