Vuoi ricevere i nostri aggiornamenti?

Registrati per accedere ai contenuti riservati e iscriverti alla nostra newsletter

Brevettare una blockchain; con quali criteri?

20/12/2018

Linee guida www.epo.org

Lo scorso 4 dicembre l’EPO (European Patent Office) ha organizzato la prima conferenza sulla brevettazione della tecnologia blockchain.

Il primo dato di interesse emerso è l’aumento consistente delle domande di brevetto di tecnologia blockchain pervenute dal 2015 ad oggi; nel corso della conferenza i partecipanti hanno discusso delle modalità con cui queste domande dovranno essere esaminate e valutate dall’EPO.

Dai lavori è emerso che le domande di brevetto verranno valutate secondo criteri stabili, sviluppati sulla base della giurisprudenza relativa alle invenzioni attuate per mezzo di elaboratori elettronici, raccolte nelle Linee guida disponibili al seguente link www.epo.org/law-practice/legal-texts/html/guidelines/e/j.htm, costantemente aggiornate e riviste per garantire che i criteri adottati siano trasparenti e che la prassi sia prevedibile da parte degli operatori economici.

Il termine blockchain è ormai largamente conosciuto e diffuso anche se associato prevalentemente ai bitcoin; in realtà si tratta di una tecnologia che può essere usata in svariati settori e che presenta innumerevoli vantaggi.

Si pensi in ambito sanitario alla possibilità di gestire in modo sicuro l’enorme mole di dati dei pazienti provenienti per esempio dalle cartelle cliniche elettroniche, dai dispositivi elettromedicali, dai dati raccolti dai dispositivi indossabili; la tecnologia blockchain garantisce l’integrità del dato ma anche la registrazione con data certa e la condivisione in modo sicuro dei dati stessi.

Altri interessanti ambiti di utilizzo delle blockchain sono quelli relativi alla registrazione dei marchi o della tutela del diritto d’autore così come l’industria delle moda, con la possibilità di tracciare il prodotto lungo tutta la filiera di produzione e distribuzione, riducendo il fenomeno della contraffazione e garantendo così contemporaneamente sia il produttore che il consumatore finale.