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ARTICOLO GIORNALISTICO DIFFAMATORIO: LE RESPONSABILITA’ DEL DIRETTORE DEL GIORNALE
Il caso
Un giornale pubblica un servizio dal titolo Se paghi ti laureo, relativo a due istituti privati specializzati nellassistenza a studenti universitari realizzato attraverso la testimonianza di due corsisti. Uno dei due istituti privati ritendosi diffamato dal contenuto e dal titolo dellarticolo ha richiesto il risarcimento dei danni il direttore del giornale, lautore dellarticolo e il giornale stesso. Il primo giudice, dopo aver sentito come testi i due corsisti, ha rigettato la domanda di risarcimento danni. Listituto privato ha quindi ricorso proposto in appello sulla base di due considerazioni:
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il primo giudice non aveva considerato il titolo dellarticolo Se paghi ti laureo e lidea dello sfruttamento economico che lo stesso suscitava
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dalla testimonianza dei due corsisti era emerso che gli stessi volevamo segnalare apprezzamento per i corsi e non insoddisfazione, mentre larticolo era stato impostato con atteggiamento negativo nei confronti dellistituto.
Il giudizio
La Corte di appello ha accolto il primo motivo di ricorso in merito al contenuto diffamatorio del titolo dellarticolo Se paghi ti laureo.
Piu precisamente per la Corte il Titolo introduce, immediatamente, la questione in termini di compravendita e, percio di sfruttamento economico del consumatore, contribuendo a creare un effetto di insieme distorto e fuorviante dellattivita svolta. Secondo la Corte, infatti, tale titolo riporta alla memoria la vicenda ben nota della compravendita di tesi di laurea in favore di studenti.
La Corte ha quindi dichiarato la responsabilita del direttore del giornale che avrebbe viceversa dovuto vigilare in ordine allutilizzo del titolo di palese contenuto diffamatorio.