L’abuso di posizione dominante nell’uso dei diritti di proprietà intellettuale: in particolare, l’evergreening
Le piccole, medie e grandi imprese investono parte delle proprie risorse in attività di Ricerca e Sviluppo per progettare e fabbricare prodotti di varia natura, come farmaci, cosmetici, dispositivi di protezione individuale, dispositivi medici, software e varie tecnologie di intelligenza artificiale. Uno degli obiettivi è quello di “monetizzare” l’investimento attraverso lo sfruttamento dei diritti di proprietà intellettuale o industriale (diritto d’autore, marchi, brevetti, know-how ecc.), cioè nuove creazioni quali invenzioni, opere d’ingegno, disegni, modelli, simboli, sviluppo di nuove conoscenze tecniche, nonché nomi e immagini utilizzate dall’impresa. Vediamo un caso in cui l’(ab)uso dei diritti di proprietà intellettuale e industriale può generare condotte illecite in quanto volte a ostacolare indebitamente la concorrenza e di fatto impedire l’ingresso di nuovi concorrenti, integrando la fattispecie dell’abuso di posizione dominante.