L’avvalimento nel nuovo Codice dei contratti pubblici – conferme e novità

Il panorama normativo relativo all’istituto dell’avvalimento ha subito alcune modifiche con l’entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti Pubblici, e in particolare con l’articolo 104 del D.Lgs. 36/2023, che, ricalcando in gran parte la disciplina dell’abrogato art. 89, D.Lgs. 50/2016, introduce alcune novità dal forte impatto operativo.

L’istituto conserva la propria natura pro-concorrenziale consentendo di sopperire alla mancanza di un requisito – necessario per partecipare alla procedura di gara – con il prestito dello stesso da parte di un’altra impresa.

Il nuovo Codice conferma anche la necessità di verifica, da parte della stazione appaltante, in sede di esecuzione dell’effettiva messa a disposizione dei requisiti prestati.

Al netto delle conferme, la grande novità introdotta dal Codice è tuttavia rappresentata dall’introduzione della possibilità di ricorrere al cd. Avvalimento premiale che consente di sfruttare il requisito prestato non solo per sopperire alla carenza dello stesso ma anche per incrementare il proprio punteggio di gara.

Alcune modifiche nella formulazione della disciplina determinano anche una diversa “caratterizzazione” delle due tradizionali forme di avvalimento: Operativo e di garanzia.