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Contratti internazionali post-Brexit: efficacia delle decisioni dei tribunali nazionali

17/12/2020
Segnaliamo che la Gran Bretagna ha lasciato ufficialmente la Convenzione di Bruxelles del 1968 in tema di giurisdizione e la Convenzione di Roma sulla legge applicabile: l'articolo potrebbe quindi subire aggiornamenti.


Quale destino avranno le decisioni pronunciate dai tribunali inglesi prima e dopo la Brexit negli Stati comunitari? La fine del periodo di transizione previsto per il 31 dicembre 2020 pone alcune questioni da approfondire rispetto ai contratti tra imprese stabilite nell'Unione Europea e quelle stabilite nel Regno Unito.

Decisioni rese nel Regno Unito

Le decisioni rese nel Regno Unito e dichiarate esecutive prima della data del recesso, ma non ancora eseguite negli Stati Membri prima di tale data, potranno ancora essere eseguite in forza delle pertinenti norme dell’Unione dopo la Brexit. Per il momento quindi, le sentenze ottenute durante il Periodo di Transizione saranno pienamente efficaci in conformità con l'attuale regime europeo e vi è un notevole incentivo a mantenere l'attuale regime anche post-Brexit.

Unitamente a questo, la Convenzione dell'Aia, qualora il Regno Unito ne diventasse parte contraente, fornirebbe un ulteriore mezzo post Brexit con il quale un regime simile allo status quo potrebbe essere mantenuto.


Efficacia delle sentenze UK in Italia

Nei procedimenti di esecuzione delle sentenze rese dai giudici del Regno Unito all'interno dei Paesi dell’Unione, il riconoscimento e l’esecuzione saranno disciplinati dalle norme nazionali dello Stato membro in cui l’organo giurisdizionale è adito.

Resta salva l’applicazione delle eventuali convenzioni che vincolino l’Italia nei confronti del Regno Unito, quali la già citata Conv. dell’Aja del 2005 sugli accordi di scelta esclusiva del foro (che detta anche norme in tema di riconoscimento ed esecuzione delle sentenze) o la Conv. dell’Aja del 2007 sul riconoscimento delle decisioni in materia di alimenti (a cui il Regno Unito ha dichiarato di volersi vincolare indipendentemente dalla sua appartenenza all’Unione).

Ad ogni modo, le sentenze pronunciate nel Regno Unito saranno, comunque, riconosciute anche in Italia. Infatti, ai sensi della legge n. 218 del 1995 (Riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato), una sentenza del Regno Unito è automaticamente riconosciuta in Italia, senza necessità di ulteriori procedimenti (fatto salvo eventuali dichiarazioni di riconoscimento da parte della Corte d'Appello nei casi in cui è richiesta l'esecutorietà di una sentenza), a patto che soddisfi determinati criteri (ad es. la sentenza deve essere stata pronunciata in conformità alla legge; nessun procedimento per le stesse questioni può essere pendente dinanzi ad un tribunale italiano).