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È veramente la fine del "copia e incolla" selvaggio sul web

03/10/2017
Alessandra Delli Ponti

TAR LAZIO, Sez. I, 30/03/2017, n. 4101

Una delle false credenze popolari è che tutto quello che è in rete sia utilizzabile liberamente. Da questa credenza ad utilizzare, copiando e incollando, su propri spazi social o web testi o immagini il passo è breve. Purtroppo la libera accessibilità in rete di un contenuto non lo rende automaticamente riproducibile.

Nel tentativo di frenare il “copia/incolla selvaggio” nel mese nel settembre 2013 era stato emanato il Regolamento Agcom, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in materia di copyright (DELIBERA N. 680/13/CONS). Il Regolamento di fatto attribuisce all’Agcom il potere di rimuovere o disabilitare l’accesso a siti web in tempi rapidi e a seguito di mera richiesta di chiunque attraverso l’invio di un modulo anche compilabile on line.

Il provvedimento che, di fatto, consente una giustizia veloce, non aveva riscosso il successo sperato, tanto che da allora sono stati presentati molti ricorsi da diverse associazioni dei consumatori e dei provider (Movimento Difesa del Cittadino, Altroconsumo, Assintel e Assoprovider-Confcommercio).

A settembre 2014 il Tribunale amministrativo del Lazio aveva richiesto un giudizio alla Corte Costituzionale avanzando dubbi sulla legittimità delle nuove regole, la quale, a distanza di 15 mesi si è espressa a favore del regolamento, definendo le questioni sollevate “ambigue e contradditorie”.

Il procedimento era così tornato al Tar del Lazio che nel marzo di quest’anno ha posto fine alla querelle giudiziaria e si è pronunciato a favore dell’Agcom, rigettando i ricorsi presentati dalle Associazioni. Il Tribunale amministrativo ha espressamente riconosciuto la sussistenza di poteri regolamentari e di vigilanza esercitati da Agcom attraverso i quali ha anche la facoltà di adottare le misure ritenute necessarie per porre termine alle violazioni della disciplina sul diritto d’autore, attraverso interventi che si pongono in concorrenza e non in sostituzione di quelli già attribuiti all’autorità giudiziaria.

La sentenza del TAR Lazio, quindi, ha, forse, definitivamente chiarito ogni dubbio e il ruolo dell’Agcom per fronteggiare eventuale utilizzo di materiale non autorizzato dovrebbe essere oramai indiscusso. Ma che effetto hanno questi provvedimenti su chi scrive, pubblica o utilizza i social?

Di seguito alcuni accorgimenti per non incorrere in spiacevoli conseguenze.

A chi usa o vuole usare materiali sul web:

  • si ricorda che l’assenza della dicitura © Riproduzione riservata, non garantisce l’utilizzabilità del materiale;

  • se si intende utilizzare materiale disponibile su di un sito web è bene verificare se in questo è riportato un desclaimer o policy che ne stabilisce la modalità di utilizzo e rispettare quanto in esso indicato;

  • l’utilizzo di materiali citandone la fonte non basta per stare tranquilli sulla sua utilizzabilità, a meno che non sia quanto indicato nel desclaimer, se nulla è richiesto la regola generale è che occorre avere l’autorizzazione dell’autore o del sito web.

Queste, invece buone regole per chi vuole proteggere i propri contenuti:

- sui siti web è sempre bene inserire una policy sul copyright, ovvero le modalità con cui l’autore intende autorizzare o negare l’utilizzo dei materiali;
- per negare l’utilizzo dei contenuti la dicitura © Riproduzione riservata agevola eventuali difese in giudizio, anche se;
- se terzi utilizzano i contenuti di un proprio sito la tutela oggi è garantita e veloce, basta rivolgersi all’Agcom.